Demenza, nei prossimi 20 anni saranno 140 milioni le persone interessate dal disturbo.

In Italia oltre due milioni di persone hanno un disturbo neurocognitivo maggiore o una forma di declino cognitivo lieve e ben quattro milioni sono i loro familiari. Nel nostro Paese e non solo i casi sono destinati ad aumentare, rendendo la demenza una priorità di salute pubblica: nei prossimi venti anni si stima infatti che i casi nel mondo raggiungeranno il numero di 140 milioni.  

“Il momento attuale è delicato – spiega Nicola Vanacore, direttore dell’Osservatorio Demenze dell’Iss -. La Legge di bilancio di dicembre 2023 ha rifinanziato con 34,9 milioni di euro per il prossimo triennio il Fondo per l’Alzheimer e le demenze, riservato alla realizzazione di progettualità che coinvolgeranno circa 120 ASL e 2000 professionisti di Regioni e PA, in linea con 5 linee strategiche riguardanti diagnosi precoce e tempestiva, telemedicina, teleriabilitazione e trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali”.

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Per il trattamento del disturbo cognitivo, recentemente, l’Ema ha autorizzato la commercializzazione di un anticorpo monoclonale, il Lecanemab.

foto Iss