Incitamento all’odio e al genocidio dalle parti dei “sionisti cagliaritani”.
Sarà pur vero che nelle questioni mediorientali, teatro di conflitti e assenza di diplomazia, l’equilibrio non è una virtù ascrivibile a molti dalle parti dell’opinione pubblica internazionale.
Un assioma confermato leggendo anche leggendo i post social dei cosiddetti “sionisti cagliaritani” e, in particolare, le parole di Mario Carboni dell’associazione Sardos pro Israele, arrivato adddirittura a legittimare quanto il Governo di Tel Aviv ha commesso negli ultimi 12 mesi di guerra nella Striscia di Gaza: il genocidio della popolazione di Gaza che ad oggi, con oltre 53mila persone uccise, tra cui migliaia di bambini e bambine, vive ancora nel terrore.
“Gaza merita di essere rasa al suolo come i sovietici fecero con la Berlino di Hitler”, scrive il moderato Carboni sui social. Rappresentante di una organizzazione, peraltro, le cui manifestazioni sono sostenute anche da contributi pubblici ed “endorsate” da rappresentanti politici locali.
Esponenti della politica, recentemente, scagliatisi contro una iniziativa culturale sull’Iran e il suo organizzatore, Raimondo Schiavone. Numero uno del Centro Italo Arabo intervenuto oggi proprio sul post di Carboni, rilevando che le sue parole “sono gravi e pronunciate da un filo sionista che legittima e giustifica quello che di fatto è il genocidio del Popolo Palestinese”. “A Gaza – prosegue – muoiono innocenti, muoiono bambini, muore un Popolo intero e ci sono persone come Carboni che inneggiano al genocidio. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la politica che tanto si scandalizza dagli eventi culturali del nostro Centro Italo Arabo. Ma la politica quella perbenista che si occupa solo dei “bianchi” europei come sempre starà in silenzio”.