Gaza, le parole al vento di Borrell: “Rispettare il diritto internazionale”.

Continuano, in assenza di sanzioni sostanziali contro Israele (libera di chiudere i cordoni umanitari, bombardare le missioni ONU e gli Stati sovrani confinanti) le dichiarazioni “edulcorate” sul rispetto del diritto internazionale da parte dell’Ue.

Anche oggi, infatti, l’Alto rappresentante dell’Ue, rimbalzato pure dalla diplomazioa israeliana, ha nuovamente chiesto allo Stato di Israele di rispettare il diritto internazionale nella Striscia di Gaza, diventata negli ultimi mesi uno dei tanti inferni dimenticati della civiltà umana.

“Mi unisco all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk nel suo appello affinché i leader mondiali agiscano immediatamente per porre fine alla tragedia umana che si sta svolgendo a Gaza – ha dichiarato Borrell -. Firmando le Convenzioni di Ginevra, i firmatari hanno la responsabilità legale di garantire il rispetto del diritto internazionale da parte di tutte le parti coinvolte. È nostro dovere proteggere i civili e i diritti umani, ed è giunto il momento di agire”.

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Difficile, però, aspettarsi il rispetto dei trattati internazionali da parte di Israele, vista anche la radicata noncuranza delle risoluzioni approvate dalla cosiddetta Comunità internazionale. D’altronde perché dovrebbe, dato l’ampio margine di protezione offerto da Stati Uniti e, purtroppo, dall’Ue che fa pure affari negli insediamenti israeliani illegali in Cisgiordania.

“Le scarse informazioni che giungono dal nord di Gaza – prosegue la nota dell’Alto rappresentante – attestano ancora un livello catastrofico di uccisioni, distruzione e fame, oltre agli sfollamenti forzati di civili mentre un’intera popolazione è sotto i bombardamenti ed è costretta a scegliere tra lo sfollamento o la morte”.

Ma mentre il governo sanguinario di Benjamin Netanyhau, la cui azione è stata giustificata anche oggi dal Segretario della Difesa Americana, Lloyd J. Austin III nel corso dell’ultima telefonata con il ministro della Difesa israeliana, l’Ue continua a non voler mettere mano alle sanzioni internazionali, confermando i propri doppi standard nella persecuzione dei crimini internazionali, affidandosi agli appelli poco sostanziali: “Fin dall’inizio di questo conflitto, l’UE ha ripetutamente chiesto il rispetto del diritto internazionale, incluso il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei diritti umani. Abbiamo sottolineato l’importanza di rispettare e attuare gli ordini della Corte internazionale di giustizia e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che sono giuridicamente vincolanti”, conclude Borrell.

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