L’opposizione venezuelana vince il premio Sacharov 2024.

Il premio Sacharov 2024 per la libertà di pensiero è andato al leader delle forze democratiche venezuelane, Marìa Corina Machado e al candidato dell’opposizione alle elezioni presidenziali di luglio, Edmundo Gonzàlez Urrutia.

“Il premio Sacharov 2024 per la Libertà di Pensiero è assegnato a María Corina Machado e al presidente eletto Edmundo González Urrutia per la loro coraggiosa lotta per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela. Nella loro ricerca di una transizione equa, libera e pacifica del potere, hanno sostenuto senza paura i valori che milioni di venezuelani e il Parlamento europeo hanno così a cuore: giustizia, democrazia e Stato di diritto. Il Parlamento europeo è al fianco del popolo venezuelano e di María Corina Machado e del presidente eletto Edmundo González Urrutia nella loro lotta per il futuro democratico del loro paese. Questo premio è per loro”, ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberto Metsola. Sì, proprio quella che invocava l’invio di più carri armati all’Ucraina. Basterebbe questo, per i veri sostenitori dei principi democratici, a rifiutare il premio. “Trofeo di democrazia” che sarà consegnato il prossimo 18 dicembe a Strasburgo durante la sessione plenaria del Parlamento europeo.

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Riconoscimento, ancora, fortemente voluto dal Parlamento (chissà perchè visto il peso dato al Venezuela negli affari europei) che ha condannato “la frode elettorale” e le gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate contro l’opposizione democratica, il popolo venezuelano e la società civile. Si potrebbe dire lo stesso, probabilmente, della stessa Ue: assolutamente poco “democratica” e trasparente nei vari teatri di guerra come l’Ucraina e il Medio Oriente, dove addirittura sostiene l’economia degli insediamenti illegali israeliani. Poca roba per gli “autocelebrativi della leadership globale dei diritti”.

foto European Unione, 2021 EC-Audiovisual Service / Aurore Martignoni