Il “presidente parcheggiato” annuncia altri 400 milioni di armi per l’Ucraina.

L’amministrazione Biden, quasi prossima alla scadenza di mandato, ha annunciato oggi l’invio di altri 400 milioni di dollari in armamenti per “l’assistenza alla sicurezza dell’Ucraina”. Paese, dopo oltre 31 mesi, ancora in guerra, con un crescente numero di vittime sul campo e guidato da un presidente, il cui mandato legale è terminato lo scorso 24 maggio 2024, la cui unica strategia è la promozione di un “piano per la vittoria” capace di spingere il mondo verso la terza guerra mondiale. Dettagli!

400 milioni che rappresentano, in sintesi, la sessantottesima tranche di equipaggiamento stanziato dall’amministrazione Biden all’Ucraina dal mese di agosto 2021. Come sempre non mancheranno le munizioni per sistemi missilistici e di artiglieria, proiettili per mortai, veicoli blindati e armi anticarro. Nella lista della spesa, in particolare, ci saranno i sempreverdi HIMARS, TOW, Javelin, At-4, munizioni di artiglieri da 155 e 105 mm, proiettiili da 60, 81 e 121 mm per mortai, armi leggere e altre apparecchiature logistiche.

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Sessantotto pacchetti di armi e piombo che, di fatto, per quanto sofisticati e puntualmente consegnati all’Ucraina in questa guerra per interposta persona, non hanno migliorato di molto le prospettive future degli ucraini. Popolo, invece, sparso per l’Europa attraverso la protezione temporanea che, ad oggi, indica oltre 7 milioni di cittadini ucraini ospitati fuori dai confini nazionali. Mentre sullo sfondo di questa scellerata guerra, che fa gli interessi di tutti tranne che del popolo ucraino, il Paese, attraverso l’assistenza macrofinanziaria offerta dagli “alleati e partners”, continua la corsa alla schiavitù del debito per le prossime generazioni.

foto Nato.int