Medicina, verso la fine del paradigma del “numero chiuso”.

Si va verso la fine del numero chiuso per l’iscrizione alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. Lo suggerisce il risultato della discussione dell’ultima seduta della commissione Istruzione al Senato, nel corso della quale si è proposto di permettere agli aspiranti medici di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

L’iscrizione al primo semestre di questi corsi di laurea sarà libera, si legge nel disegno di legge in discussione, e sarà assicurato il potenziamento della programmazione annuale del numero di accessi a queste facoltà.

La fine di un paradigma, secondo i promotori del disegno di legge, che permetterà di monitorare anche il fabbisogno di personale nel Sistema Sanitario Nazionale, in modo che la formazione, anche quella post lauream, risponda alle effettive necessità del Paese.

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Al momento, però, il dato certo è che le università italiane non presentano una logistica capace di ospitare un aumento esponenziale di studenti/esse ai corsi di Medicina e Chirurgia, sotto il profilo delle aule, dei docenti e delle opportunità di tirocinio. Senza contare la scarsità di percorsi di orientamento.

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