L’Ue approva le nuove sanzioni contro l’Iran. Baghaei: “Ue non ha prove”.

l Consiglio europeo ha adottato le nuove sanzioni nei confronti dell’Iran a seguito dei trasferimenti (presunti) di missili e droni dall’Iran alla Russia.

Una decisione, basata al momento su dati e informazioni non certe e verificate, che non può che mettere al centro, anche oggi, l’imbarazzante azione esterna dell’Ue, sempre più basata su “doppi standard” e scarso rispetto dello Stato di diritto.

Le misure sanzionatorie, in particolare, includono individui ed entità responsabili dello sviluppo e del trasferimento di droni e missili alla Russia a sostegno della guerra contro l’Ucraina, nonché a “gruppi armati ed entità che minano la pace e la sicurezza in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso”. Sulle armi e formazione militare (provata) offerta dalla democratica Ucraina ai gruppi jihadisti nei Paesi africani, invece, l’Ue ha preferito, invece, chiudere tutti e due gli occhi.

Tra le entità iraniane colpite dalle sanzioni Ue ci sono tre compagnie aeree iraniane (Saha Airlines, Mahan Air e Iran Air) e due società di approvvigionamento. Queste, secondo la narrazione dell’Ue, sono rispettivamente responsabili del trasferimento e della fornitura, tramite reti di approvvigionamento transnazionali, di UAV di fabbricazione iraniana e componenti e tecnologie correlate alla Russia. Sono state inoltre elencate due società coinvolte nella produzione di propellente utilizzato per lanciare razzi e missili.

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Inoltre, il Consiglio ha deciso di imporre misure restrittive al vice ministro della Difesa dell’Iran, Seyed Hamzeh Ghalandari, a funzionari di spicco della Forza Qods del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC-QF), al quartier generale centrale di Khatam al-Anbiya dell’IRGC e alla Divisione spaziale della forza aerospaziale dell’IRGC, nonché ai direttori generali delle società quotate nell’UE Iran Aircraft Manufacturing Industries (HESA) e Aerospace Industries Organization (AIO). Anche qui, riflettendo sui doppi standard Ue e sul Medio Oriente, nessuna sanzione è stata adottata (come peraltro richiesto dal “rimbalzato” rappresentante dell’Ue, Josep Borrell) contro i due ministri del Governo di Benjamin Netanyhau, autori di dichiarazioni “chiaramente contro il diritto internazionale” e che rappresentano “un invito a commettere crimini di guerra”… Josep Borrell docet!

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Immancabile e puntuale la replica del portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei che, a nome della Repubblica Islamica dell’Iran, ha condannato l’Unione Europea per aver imposto nuove sanzioni sulla base di “pretesti falsi e infondati”.

“Alcuni Paesi europei continuano a rivendicare l’intervento militare dell’Iran nel conflitto in Ucraina senza fornire documenti”, ha affermato Baghaei definendo le accuse dell’Unione Europea “fraudolente” e un tentativo di distogliere l’opinione pubblica dal “genocidio del popolo palestinese e del bellicismo di Israele nella regione”.

“La posizione dell’Iran sul conflitto in Ucraina è chiara e basata su principi, poiché Teheran ha sempre invitato tutti i Paesi a rispettare la sovranità e l’integrità territoriale reciproche, nonché a trovare una soluzione diplomatica alle divergenze tra Russia e Ucraina”, ha aggiunto il diplomatico iraniano.

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Nel frattempo, quindi, l’Ue accusa uno Stato sovrano senza alcuna prova mentre alcuni Paesi Ue, tra cui la Germania, possono inviare armi letali a Israele e aumentare, così, l’aggressione e il numero dei morti e feriti a Gaza e Libano… non fa una piega!

Crimini, anche se l’opinione pubblica europea è ormai “sonnolenta”, che violano il diritto internazionale e la Convenzione sulla proibizione del genocidio. Piccole cose per i vertici dell’Ue che possono soltanto esprimere preoccupazione e applicare ridicole sanzioni, come nel caso della Russia che, come ben noto, da oltre 30 mesi non ha per nulla arrancato.

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