Esuli, Roberti: “Nostra terra e Fertilia legate da filo rosso storia”.

“Quella di Fertilia è delle tante storie nella storia dell’esodo fiumano istriano dalmata e non posso che ringraziare tutti coloro che, con grande impegno, si stanno impegnando per far conoscere il filo rosso che lega le nostre terre alla Sardegna. Il percorso di ricostruzione di questa vicenda ha preso il via qualche anno fa e ha segnato tappe importanti, tra cui non posso dimenticare la creazione dell’Ecomuseo Egea – Una luce sulla memoria a Fertilia, e ora se aggiunge un’altra con la realizzazione del film Rotta 230° Ritorno alla terra dei padri. Un’iniziativa importante, alla quale le istituzioni del Friuli Venezia Giulia non faranno mancare il proprio supporto”.

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È questo il concetto espresso dall’assessore regionale alle Autonomie locali con delega ai corregionali all’estero Pierpaolo Roberti, alla presentazione del film “Rotta 230° – Ritorno alla
Terra dei Padri”, che oggi è sbarcato a Trieste in occasione della Barcolana e precisamente allo Yacht club Adriaco.

Il docufilm è diretto dal registra Igor Biddau e scritto dagli autori Mario Audino e Igor Biddaed ed è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia e proiettato in prima nazionale a Fertilia il 21 settembre. L’opera narra il viaggio del Klizia, che ripercorre in senso inverso la rotta solcata, nella primavera del 1948, da 13 pescherecci con a bordo 53 famiglie di esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, che dopo aver dovuto abbandonare la loro terra hanno raggiunto Fertilia, una
piccola città di fondazione incompiuta in prossimità Alghero in Sardegna, per stabilirvisi.

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