Diritti e assistenza umanitaria: Israele spara, l’Ue esprime “preoccupazione”.

Mentre Israele attacca su tutti i fronti la popolazione di Gaza, altri Stati sovrani (Libano, Iran e Siria), le basi delle forze di interposizione dell’ONU come l’UNIFIL, e mette al bando l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente, l’UNRWA, l’Unione europea risponde muscolarmente esprimendo “la propria preoccupazione”.

E’ di oggi, giusto per citare l’ultima nota dell’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell (ricordiamolo, quello rimbalzato pure dalla diplomazia israeliana per aver chiesto l’applicazione di sanzioni a carico di due ministri radicali del Governo di Netanyhau), inviata a Tel Aviv per stigmatizzare (sempre timidamente rimarchiamolo), la bozza di legge sull’UNRWA attualmente in discussione nel Parlamento israeliano e mirata a mettere al bando l’agenzia delle Nazioni Unite (mica c****), nei territori della Cigiordania occupata e, inoltre, fermare il servizio di assistenza e protezione per i rifugiati palestinesi in Cisgiordania, Gerusalemme Est e, ovviamente, a Gaza.

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L’adozione definitiva del disegno di legge abrogherebbe, quindi, l’accordo del 1967 tra Israele e l’UNRWA, bloccherebbe tutte le operazioni dell’UNRWA in Israele e a Gerusalemme Est, distruggerebbe le operazioni salvavita dell’UNRWA a Gaza, ostacolerebbe seriamente la fornitura di servizi sanitari, educativi e sociali in Cisgiordania e revocherebbe i privilegi diplomatici e le immunità dell’UNRWA.

Poca roba per Netanyahu e il suo Governo (partner di Ue e Stati Uniti d’America, ovvero i paladini della democrazia mondiale) che, con molta probabilità, non avrà problemi a ricevere la firma per l’approvazione finale. Si bombardano le missioni ONU in Libano, cosa potrebbe mai bloccare il bando dell’Agenzia ONU mirata a dare sostegno umanitario “ai nemici palestinesi di Israele?”.

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Nel frattempo da Bruxelles può arrivare solo l’ultima “timida richiesta” a Benjamin: “L’UE esorta le autorità israeliane a garantire che all’UNRWA sia consentito di continuare a svolgere il suo lavoro cruciale in linea con il suo mandato adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. L’UNRWA fornisce servizi essenziali a milioni di persone a Gaza, in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, e in tutta la regione, compresi Libano, Siria e Giordania, ed è un pilastro della stabilità regionale. Svolge inoltre un ruolo fondamentale nel garantire le condizioni sul campo per un percorso credibile verso la soluzione dei due Stati”.

Poca roba anche per i cosiddetti leader globali della democrazia dell’Ue.

foto https://eeas.europa.eu/

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