In Italia il 70% dei ragazzi presenta carie o lesioni dello smalto.

La salute orale dei più piccoli riguarda tutte le famiglie e l’Italia in generale, soprattutto se si considera che ancora oggi la carie dentale rappresenta la forma più diffusa di malattia del cavo orale (colpisce 486 milioni di bambini nel mondo) e che, nel nostro Paese, circa il 70% dei ragazzi presenta carie o lesioni dello smalto. Ma non è tutto: le patologie del cavo orale hanno un impatto significativo sia a livello di salute individuale sia a livello sociale. 

Da un recente studio emerge infatti che, nella popolazione mondiale di età compresa tra i 12 e i 65 anni, la spesa annuale per il trattamento della carie è pari a 357 miliardi di dollari, una cifra che corrisponde al 4,9% della spesa sanitaria globale.

La perdita di produttività legata all’insorgenza di carie, parodontite grave e alla perdita di denti è invece stimata in 188 miliardi di dollari all’anno. In questo contesto, la prevenzione costituisce un bagaglio culturale fondamentale per prevenire l’insorgenza di patologie del cavo orale, riducendone l’impatto e il costo sociale. Si tratta di un insieme di conoscenze e buone abitudini che i più piccoli devono far proprio in tenera età, per far sì che si consolidino in età adulta. Perché ciò accada è importante accompagnare i genitori, e in generale tutte le figure di riferimento dei bambini, in modo che siano più consapevoli di dover dare il buon esempio. 

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Di questo e altro si è discusso oggi nel corso di una conferenza stampa ospitata a Palazzo Montecitorio, a cui hanno preso parte numerosi rappresentanti delle istituzioni. Nel corso dei lavori, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani (Andi) ha dato il via al 44esimo Mese della Prevenzione Dentale, la più longeva e radicata iniziativa in Italia nell’ambito dell’igiene orale, che quest’anno coinvolge un alleato d’eccezione, la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp). 

Dalla collaborazione tra dentisti e pediatri di libera scelta, nasce il primo Manifesto per la salute orale dei bambini. Attraverso 10 regole d’oro da seguire, esso ha l’obiettivo di sensibilizzare le famiglie sull’importanza di instaurare un rapporto di fiducia con il dentista, organizzando la prima visita del bambino entro i primi 2 anni di età e, quindi, molto prima di quanto sia abitudine fare.

Non solo: il Manifesto è ricco di suggerimenti concreti per far imparare ai bambini le buone e semplici pratiche dell’igiene orale quotidiana, sin dalla più tenera età. Sviluppato da Andi e Fimp, con il supporto di Mentadent, il Manifesto promuove quindi la diffusione capillare delle buone e semplici regole dell’igiene orale nelle famiglie, dal nord al sud del Paese, a partire dalla convinzione condivisa che la prevenzione cominci ancor prima dello spuntare del primo dentino. E che sia assolutamente prioritario aiutare i genitori a comprendere che i denti da latte sono le fondamenta su cui costruire la salute, anche futura, della bocca. Pediatri di libera scelta e dentisti si impegnano a veicolare, insieme, un messaggio chiaro e univoco alle famiglie, con l’obiettivo di incoraggiare i genitori a portare i più piccoli nello studio odontoiatrico sin dai primissimi anni di vita, sfatando l’erronea convinzione, ancora assai diffusa, che dei denti da latte ci si possa preoccupare meno perché ‘tanto poi cadono’. 

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Quest’anno è inoltre disponibile il test online ‘Come cresce il suo sorriso?’. Completo di video pillole di approfondimento, il test è uno strumento concreto che, rispondendo a poche e semplici domande, permette di ottenere un riscontro scientificamente valido su cosa sia necessario migliorare nella routine di igiene orale dei piccoli di casa, invitando ad instaurare una relazione di fiducia col dentista sin dai primissimi anni di vita. Rivolto alle famiglie, il test si aggiunge a quello sviluppato lo scorso anno dal titolo ‘Quanti anni ha il tuo sorriso?’, dedicato agli adulti, creando così uno spazio affidabile in cui gli italiani possano trovare un supporto per monitorare la propria salute orale, e quella dei più piccoli, oltre a fornire informazioni utili su tutto ciò che riguarda la prevenzione, con un approccio semplice e immediato. 

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A conclusione di entrambi i test, quello rivolto ai genitori e quello rivolto agli adulti, gli utenti vengono poi indirizzati verso una mappa interattiva che, semplicemente inserendo il proprio Cap, consente di trovare i dentisti volontari Andi più vicini e di contattarli per prenotare una visita di controllo per sé e/o per i propri figli. 

‘Il Mese della Prevenzione – ha spiegato il presidente nazionale Andi, Carlo Ghirlanda – rappresenta da oltre quarant’anni l’unico esempio in Italia di un progetto di prevenzione dentale aperto a tutti, in virtù del quale, nel corso del tempo, oltre un milione di famiglie ha potuto verificare lo stato di salute della propria bocca e la correttezza della propria routine di igiene orale. Un risultato possibile grazie alla storica collaborazione con Mentadent e grazie all’impegno degli oltre 10.000 dentisti Andi che ogni anno aprono gli studi a tutti coloro i quali desiderano eseguire un controllo della propria bocca’. 

Prevenzione che deve iniziare prima ancora dello spuntare dei primi dentini da latte’. 

foto Joseph Oseph Shohmelian da Pixabay.com