Medio Oriente, Borrell: “Preoccupazione per escalation”.
All’interno di una Unione europea incapace, vista la palese violazione del diritto internazionale, di “strappare” l’accordo di cooperazione Ue-Israele, l’unica cosa che può fare la diplomazia europea, nella speranza di rilanciare la propria leadership globale in tema di diritti, è “esprimere preoccupazione” sull’aumento delle ostilità in Medio Oriente.
Un modus operandi ribadito oggi dall’ultima (e inutile) dichiarazione dell’Alto rappresentante Josep Borrell, intervenuto sulla escalation in Libano: “L’Unione Europea è estremamente preoccupata per gli sviluppi in Medio Oriente, in seguito agli attacchi di venerdì a Beirut, e per la crescente violenza transfrontaliera tra Israele e Hezbollah. Anche oggi si segnalano attacchi pesanti, sia in Israele che in Libano. È urgente un cessate il fuoco, oltre la Linea Blu come a Gaza”, reca la nota di Borrell.
“I civili di entrambe le parti stanno pagando un prezzo alto. Saranno anche loro a soffrire di più, ancora una volta, in una guerra in piena regola che deve essere scongiurata, anche attraverso rinnovati e intensi sforzi di mediazione diplomatica”. Strada, però, che Israele con il Governo di Benjamin Netanyhau ha deciso da molto tempo di non voler intraprendere, a sostegno dell’operazione di “pulizia” nell’area mediorientale.
Difficilmente uscirà qualche soluzione valida per spingere verso la descalation nella prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite, vista la violazione da parte di Israele delle numerose risoluzioni votate dalla Comunità internazionale e, parlando di Libano, della 1701 (correva l’anno 2006) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
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