Ddl Sicurezza, Coldiretti su canapa light: “Affossata la sopravvivenza del settore”.

L’approvazione della norma sulla cannabis light, contenuta nell’articolo 18 del ddl sicurezza, da parte dell’Aula della Camera, rappresenta per Coldiretti la conferma, secondo la Coldiretti, che “non si vogliono ascoltare le richieste di un intero comparto che ora rischia letteralmente di sparire”.

Associazione di categoria costituitasi in giudizio contro la norma, appena ieri contraddetta anche da una pronuncia del Tar del Lazio sull’uso del cannabidiolo. Un nuovo scenario, quindi, che dovrebbe portare le tante aziende agricole del settore a perdere quanto costruito negli anni, visto l’equiparazione della cannabis light alla cannabis.

“L’approvazione che arriva dalla Camera, danneggia pesantemente le aziende agricole, visto che tra le modifiche introdotte, in particolare, c’è quella del divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa (Cannabis sativa L.), anche in forma semilavorata, essiccata o triturata, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze, compresi gli estratti, le resine e gli olii da esse derivati”, si legge nella nota dell’associazione.

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Coldiretti che nell’occasione ha ricordato al Legislatore che l’infiorescenza della canapa rappresenta una parte fondamentale del valore aggiunto della pianta, e vietarne la raccolta e l’essicazione rischia di far crollare un intero settore dove sono impegnati tanti giovani agricoltori.

“La nostra speranza e quella delle migliaia di coltivatori agricoli di canapa è quella che ci possa essere un necessario ravvedimento al Senato”, concludono dalla Coldiretti.