Rapporto OSCE: si conferma il calo dei Neet e il gender pay gap tra le giovani under35.

Nei Paesi membri dell’OSCE le donne under35 continuano a presentare maggiore difficoltà di entrata nel mondo del lavoro e, quando va bene, una retribuzione più bassa rispetto agli uomini. Questa la prima evidenza che emerge dal rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, confermando un divario tra i sessi. Squilibrio che, in Paesi come l’Italia (tra le nazioni più efficaci nella difesa del gender pay gap), porta le donne laureate a guadagnare in media il 58% dello stipendio dei coetani maschi.

Sempre secondo il rapporto OSCE, calano i Neet, pur rimanendo alte le percentuali in Italia (21% nel 2023, contro la media Ocse del 14%), dove resta sotto la media europea la spesa pubblica per l’istruzione (4% del Pil rispetto al 4,9% dei Paesi Ocse). Tuttavia, nella fascia fra i 25 e i 29 anni la percentuale di NEET è maggiore fra le ragazze (31%, rispetto al 20% dei ragazzi).

LEGGI ANCHE:  Giovani e lavoro, Maurizio Stirpe: "Maggiore flessibilità in entrata".

Nel nostro Paese, infine, il 27% della popolazione fra i 25 e i 64 anni non diplomata guadagna la metà o meno del reddito medio. Ciò capita anche nel 21% dei diplomati in Italia (17% nell’area Ocse) e al 14% dei laureati (10% nell’area Ocse).

foto Sardegnagol, riproduzione riservata