ECR: “Le armi americane ed europee per l’Ucraina vengono vendute sul darknet”.

Dopo l’intervento dell’Ucraina a sostegno dei gruppi jihadisti in Africa, che ha fatto incassare al Governo del pessimo attore (e presidente illegittimo dal 24 maggio 2024), Volodymir Zelenskyy, la rottura dei rapporti diplomatici con il Burkina Faso, Mali e Niger, un nuovo giallo sembrerebbe gravitare intorno al “mai monitorato” trasferimento di armi dagli USA e dall’UE all’Ucraina.

“La NATO, gli USA e l’UE – scrivono i due eurodeputati di ECR, Emmanouil Fragkos e Galato Alexandraki – ricevono costantemente segnalazioni sul destino “inaspettato” delle armi inviate in Ucraina. Sistemi anticarro moderni, lanciagranate, armi leggere, sistemi di artiglieria e apparecchiature si dice che vengano vendute sul darknet da gruppi anonimi usando il metodo “stash”, dove gli acquirenti pagherebbero con bitcoin o altre criptovalute”.

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Armi, secondo i due eurodeputati, che “seguirebbero le “democratiche” rotte del grano ucraino.

“Nei casi peggiori – proseguono – finiscono sul mercato nero e nelle mani di organizzazioni terroristiche e cartelli della droga”.

Questioni di lana caprina per la Commissione europea e, in generale, delle istituzioni europee che, negli ultimi 30 mesi hanno approvato, per puro spirito “diversamente democratico” e di sudditanza con gli USA, le peggiori porcate pur di sostenere lo sforzo bellico ucraino. Effort guerrafondaio che, come rilevato anche in questo caso, sta andando da tempo ben oltre i confini europei.

foto Christophe Licoppe, European Union, 2022 Copyright Source: EC – Audiovisual Service

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