Elezioni in Azerbaijian, OSCE/ODIHR: “Repressione delle voci dissenzienti”.

Una dichiarazione inequivocabile (seppur timida) quella rilasciata oggi dal Servizio Europeo per la Difesa Esterna dell’Ue, il SEAE, sulle recenti elezioni legislative in Azerbaijan. Confronto che, come rilevato dalla Missione dell’OSCE/ODIHR, si è svolto in “un ambiente politico e legale restrittivo che non ha consentito un autentico pluralismo e ha portato a una elezione priva di competizione”.

Sono state rilevate, sempre dall’OSCE/ODIHR, gravi irregolarità, omissioni di importanti salvaguardie, in particolare nello spoglio dei voti, senza contare la continua repressione delle voci dissenzienti. Azioni che sollevano, incontrovertibilmente, dubbi sull’integrità dell’intero processo elettorale.

Timida, però, la reazione del SEAE (e in genereale dell’UE, visti gli importanti rapporti commerciali in corso con il Governo di Baku) che ha semplicemente invitato le autorità azere governate da Ilham Aliyev (al Governo initerrottamente dal 1995, dopo aver preso il posto del padre Gaydar Aliev) “ad accogliere e attuare le raccomandazioni dell’OSCE/ODIHR” confermando, sempre in ‘punta di piedi’, che “l’UE è pronta a fornire assistenza in questo processo”.

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