Eolico nell’Isola, Confintesa: “La Sardegna già produce un surplus del 40% di energia”.

Alla Regione Sardegna, in seno agli obiettivi fissati dall’Europa, è stato chiesto di passare dall’attuale produzione energetica ad una, minima, pari a 6.2GW da fonti rinnovabili. Un obbligo, imposto dal Governo Nazionale, di dubbia natura dal momento che la Sardegna, come ricordato da Confintesa Sardegna, già produce un surplus di oltre il 40% di energia rispetto al proprio fabbisogno.

Imposizioni che, va rimarcato, hanno sì posto un tetto minimo alla produzione di energia ma non un limite massimo, creando, di fatto, le condizioni per la presentazione di una lista di licenze per progetti per impianti eolici e fotovoltaici che sono ad ora giunti a 58 GW (30 volte il fabbisogno e il triplo di quella installata in tutta la
Francia). Progetti, rileva Confintesa Sardegna, “in continua crescita con oltre 800 progetti” dei quali presentati da “Società con Capitale sociale di 10.000 €, create ex novo ad hoc”.

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“Ciò che emerge induce a pensare ad una di quelle situazioni in cui, a partire da un adeguamento a delle linee Europee, ci si è trovati di fronte ad una grave forma di speculazione che non fa ostaggi e non conosce Etica”.

Un assalto al territorio arrivato ad essere discusso anche nelle aule dell’Università di Cambridge dove, spiegano da Confintesa Sardegna, è stato rilevato che “ciò che sta accadendo in Sardegna è assimilabile alla speculazione avvenuta in Messico con le comunità dei Zapotechi e dei Sami in Nord Europa”.