Brucia Zaporizhzhia, parla il CEO di Rosatom: “L’AIEA intervenga sull’attacco dei droni ucraini”.

Dopo l’ultimo attacco dei droni ucraini nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che ha provocato lo scoppio di un incendio nei pressi dell’impianto, il CEO di Rosatom, Alexey Likhachev, ha chiesto l’intervento dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, e la condanna da parte delle autorità internazionali contro l’attacco delle truppe regolari del Governo di Kiev.

L’11 agosto, alle 20:20 ora di Mosca, si sono verificati infatti due attacchi diretti dei droni ucraini su una delle due torri di raffreddamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, provocando un incendio. Tre ore dopo l’incendio principale è stato spento e non ha influenzato il funzionamento della centrale nucleare, poiché le torri attaccate non erano coinvolte nel processo di raffreddamento.

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“Esortiamo la dirigenza dell’AIEA a non limitarsi a dichiarare l’inammissibilità di tali azioni. È necessario identificare chiaramente la fonte e darne una valutazione politica e internazionale”, ha dichiarato ai microfoni della TASS Alexey Likhachev.

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