Omicidio di Ismail Haniyeh, il Presidente Erdogan parla di “barbarie sionista”.

“La barbarie sionista non riuscirà ancora una volta a raggiungere i suoi obiettivi”. Una entrata a gamba tesa, per usare un eufemismo, quella del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenuto per condannare l’assassinio del capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran. Leader palestinese che, proprio martedì,a veva partecipato alla cerimonia di insediamento del nuovo presidente iraniano.

“Condanno fermamente e maledico l’assassinio a tradimento compiuto a Teheran contro il capo dell’ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh”, ha affermato Erdogan sul proprio account X.

Omicidio, secondo la ricostruzione del politico turco, che rappresenta “un tentativo spregevole di indebolire la causa palestinese, la gloriosa resistenza di Gaza e la legittima lotta dei fratelli palestinesi, con l’obiettivo di demoralizzarli, intimidirli e reprimerli”. Un assassinio eccellente che ripercorre per Erdogan la linea dei delitti commessi da Israele negli ultimi decenni, a partire dallo sceicco Ahmes Yassin e Abdul Aziz al-Rantisi

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Presidente che ha chiesto successivamente una posizione unitaria da parte del mondo islamico per porre fine all’oppressione a Gaza, ribadendo l’impegno della Turchia per la creazione di uno Stato palestinese sovrano con Gerusalemme Est come capitale.

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