Legalità: alle celebrazioni di Paolo Borsellino Sardegna rappresentata da un operatore giovanile.

Cento ragazzi da tutt’Italia stanno partecipando in questi giorni all’evento “Legalità e libertà, Giovani europei per un movimento culturale” organizzato dall’Agenzia Italiana per la Gioventù per commemorare la strage di via d’Amelio e di tutte le vittime di mafia. Con loro anche un operatore giovanile sardo, Luca Frongia, impegnato nella formazione dei giovani, impegnati in questi giorni nel confronto sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.

Un evento che ha visto anche la partecipazione del ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, insieme ai vertici del Dipartimento nazionale delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale, dell’Agenzia Italiana per la Gioventù, della Fondazione Falcone e del Centro Studi Paola e Rita Borsellino.

Giovani
Giovani

“I giovani – spiega Luca Frongia – devono poter partecipare per costruire la società del presente e del futuro con i valori della legalità e del rispetto per i diritti degli altri cittadini. Se questa partecipazione e’ debole o assente avremo una società meno coesa e resiliente, dove i giovani faticheranno sempre di più a riconoscersi e a dare il proprio contributo e lasciando spazi a interessi privati e politiche di bottega. Le istituzioni – prosegue l’operatore giovanile sardo – devono interrogarsi su quali interventi pianificare per i giovani e quali forme di partecipazione giovanile costruire, creando le condizioni dello sviluppo personale e professionale dei ragazzi”.

LEGGI ANCHE:  Autoreferenzialità e mancanza di visione. La Todde si dà le risposte "da sola".

Occasione per ribadire l’importanza di interventi legislativi che ancora mancano nel paradigma normativo italiano: “Oggi siamo ancora ad interrogarci sull’assenza di una legge che regolamenti i percorsi per lo sviluppo professionale e personale dei giovani, nonostante le ripetute indicazioni dell Europa”.

Palazzo Jung
Palazzo Jung

Pensando poi alla Regione Sardegna, l’esperto rappresentante sardo ha poi ricordato che anche nell’Isola le cose non vanno meglio per i giovani: “Vogliamo smettere di raccontare cosa non c’è ed essere una regione che sia modello di integrazione tra diverse generazioni sensibili alle esigenze e propositiva nelle soluzioni”.

Una ambizione che rimarrà solo sulla carta, guardando all’attuale Esecutivo di Alessandra Todde (nuovo solo per la data di insediamento) e al metodo di lavoro adottato nei primi mesi di governo. Giunta, infatti, che si sta dimostrando tutt’altro che interessata al serio confronto con i giovani e le organizzazioni qualificate del territorio. Esecutivo regionale, invece, più interessato ai soliti stanziamenti “ad personam” staccati senza alcuna valida programmazione e lontani da una minima analisi dei bisogni reali della popolazione giovanile dell’isola, senza contare, in materia di politiche giovanili, la copiatura di schemi di lavoro simili a quelli adottati dalla precedente “sfigatissima” e tanto criticata Legislatura Solinas.

LEGGI ANCHE:  Sassari. Tre tende a supporto del Pronto soccorso.