Medioriente. Foad Aodi: “Il 95% della popolazione di Gaza è sfollata”.

500 famiglie cancellate dall’anagrafe, 38mila morti, 88mila feriti e una popolazione intera senza più un tetto. Numeri drammatici che ricordano la condizione della popolazione palestinese a Gaza e la necessità di porre fine alle ostilità e procedere verso la soluzione diplomatica di due Stati per due popoli.

“Le Grandi Potenze e i loro leader hanno il dovere di fermare l’orrore della guerra – ha dichiarato Foad Aodi dell’Amsi -. Il 95% della popolazione di Gaza vive la condizione di sfollati”.

Uno stato di fatto raccontato dal medico palestinese, Khamis Elessi: “Non sono le mie sofferenze e l’orrore personale e della mia famiglia di cui vi voglio parlare, ma la situazione quotidiana di 2,4 milioni di palestinesi nella striscia di Gaza assediata, e soprattutto nella polverizzata Enclave della città di Gaza. Siamo di fronte alla storia quotidiana di centinaia di migliaia di persone innocenti a Gaza ed in numerose città della Palestina, costrette a spostarsi da un posto all’altro, che non hanno più una casa, che soffrono la fame e la sete, e che, se non vivono la propria quotidianità da feriti in un letto di ospedale, fuggono dall’altra parte ovunque per sfuggire alle bombe e ai fucili”.

LEGGI ANCHE:  Carneficina israeliana in Libano. Comunità internazionale: "Azione intollerabile".

“10mila – conclude Elessi – sono coloro, in particolare donne e bambini (che rappresentano il 70% dei morti e dei feriti a Gaza), che hanno bisogno di essere condotti all’estero per avere una speranza di guarigione, in un territorio dove il lavoro quotidiano di tutti i professionisti sanitari è ostacolato da un conflitto che non ha risparmiato gli attacchi, in questi anni, agli ospedali e ai luoghi di cura”.

foto hosny salah da Pixabay.com