Israele. I coloni bloccano gli aiuti umanitari a Gaza.

Coloni israeliani estremisti nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est, nonché attivisti violenti, hanno recentemente bloccato gli aiuti umanitari per Gaza. Una brutta pagina, l’ennesima, per la causa di Israele che ha visto la pronta reazione del Consiglio dell’Ue con l’applicazione di sanzioni internazionali per cinque individui e tre entità israeliane.

“Gli individui e le entità elencate – spiegano dal Consiglio dell’Ue – sono responsabili di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani contro i palestinesi in Cisgiordania, tra cui l’abuso del diritto alla proprietà, della libertà di religione o credo e del diritto all’istruzione”.

Tra gli individui colpiti il cittadino israeliano Moshe Sharvit e la sua “Moshe’s Farm” situata nella valle del Giordano, teatro delle violenze verso i residenti palestinesi.

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Il Consiglio ha anche elencato Zvi Bar Yosef e il suo avamposto non autorizzato noto come ” Zvi’s Farm” in Cisgiordania. Zvi Bar Yosef, evidenziano dal Consiglio, “ha ripetutamente attaccato e commesso atti di violenza contro i palestinesi dei villaggi di Jibya, Kaubar (Kobar) e Umm Safa”.

Le designazioni odierne includono anche Tzav 9, un gruppo israeliano di attivisti violenti fondato nel gennaio 2024. Tra le azioni di Tzav 9 vi sono le proteste violente e attacchi contro i camion umanitari.

Infine, è stato sanzionato Baruch Marzel, fervido sostenitore della pulizia etnica dei palestinesi, Ben-Zion “Bentzi” Gopstein , fondatore e leader dell’organizzazione estremista Lehava, e Isaschar Manne , fondatore dell’avamposto non autorizzato di Manne Farm sulle colline a sud di Hebron.

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foto Jaroslav Šmahel da Pixabay.com