Pnrr. La Commissione approva, in via preliminare, la quinta richiesta di pagamento dell’Italia.

Oggi la Commissione ha approvato la valutazione preliminare delle53 milestone e target collegati alla quinta richiesta di pagamento dell’Italia, per 11 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento) nell’ambito del Recovery and Resilience Facility , il fulcro di NextGenerationEU o, come meglio noto nel nostro Paese, il PNRR. 

La quinta richiesta di pagamento riguarda, in particolare, la realizzazione di 14 riforme e 22 investimenti tra i quali le modifiche al diritto della concorrenza, alle procedure per l’affidamento degli appalti pubblici e fino alla gestione delle risorse idriche, all’istruzione secondaria e terziaria e al management dei rifiuti. Proprio in materia di rifiuti urbani tra gli obiettivi inseriti c’erano il miglioramento delle performance nella raccolta differenziata e la chiusura di 22 discariche irregolari in Italia. Riforme anche per il sistema educativo, mirate a riallineare i programmi scolastici alle esigenze del mercato del lavoro, riorganizzare il sistema scolastico e di orientamento e le modalità di reclutamento degli insegnanti. 

LEGGI ANCHE:  Pensioni in Italia: valgono 347 miliardi di euro per oltre 16 milioni di italiani.

Al momento, guardando agli aspetti critici dei presunti risultati ottenuti dal Governo Italiano, la Commissione non è in grado di trarre conclusioni sulla valutazione di un obiettivo (l’M1C1-85) che riguarda la riforma del quadro degli appalti pubblici. Questo obiettivo prevedeva, infatti, una riduzione del 10% del tempo medio tra l’aggiudicazione di un contratto e la consegna dei lavori infrastrutturali. È emerso, però, che la formulazione della decisione di esecuzione del Consiglio che approva il piano italiano per la ripresa e la resilienza non fornisce sufficiente chiarezza sulla metodologia da applicare per la valutazione del soddisfacente adempimento di questo obiettivo, che la Commissione ha valutato in 110 milioni di euro sulla base della metodologia stabilita dalla normativa Ue.

LEGGI ANCHE:  Centro di programmazione regionale, il ritardo della nomina arriva anche a Bruxelles.

La Commissione ha quindi inviato la sua valutazione preliminare al Comitato economico e finanziario che dovrà esprimere il suo parere entro quattro settimane. In caso di valutazione positiva si aprirà la strada al pagamento della trance di 11 miliardi di euro per l’Italia.