“Gods of the Digital Age”. A Cagliari la mostra sulle “divinità” dell’era digitale.
Fino al 30 settembre, negli spazi di Sa Manifattura, sarà allestita la mostra “Gods of the Digital Age” che, ricordano i promotori di INNOIS, Opificio Innova e Fondazione di Sardegna, “unisce arte e intelligenza artificiale”, esplorando temi del passato, presente e futuro. U
Una vera e propria ART&AI experience in cui, per la prima volta in Italia, vengono messi in relazione il mito greco-romano, l’estetica rinascimentale e i temi legati all’intelligenza artificiale. “Gli artisti del nostro collettivo – ha sottolineato Domenico Fragata di Them – hanno reinterpretato simboli e stili di maestri come Botticelli e Caravaggio, utilizzando l’IA per creare opere in cui le figure mitologiche sono composte da codice HTML. Questo connubio tra cultura antica e linguaggio digitale sollecita riflessioni sulla percezione umana del divino e del mistero”.
La mostra esplora anche il ruolo degli oracoli e delle profezie nell’era digitale, presentando l’uomo contemporaneo come “Tecno Sapiens”. Divinità classiche assumono nuovi significati come archetipi digitali, offrendo visioni profetiche sulle sfide e opportunità attuali. Soprattutto mettono in guardia dai pericoli, e offrono le coordinate per navigare nel mare digitale con prudenza e senso di responsabilità.
“Oltre 100 metri quadri di pareti espositive immersive, sale interattive e schermi touch – ha ricordato il curatore Andrea Concas – promettono esperienze uniche per i visitatori. L’obiettivo è esplorare l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla nostra vita quotidiana, dall’educazione dei bambini al supporto nel lavoro e nella cultura. L’intelligenza artificiale è presentata come una forza onnipresente che sta rivoluzionando il futuro, con l’arte che assume ancora una volta il ruolo di avanguardia nel raccontare queste trasformazioni. Vogliamo far comprendere al pubblico come l’IA possa influenzare positivamente vari aspetti della vita, preparando tutti noi a cogliere le innovazioni di domani”.