Annessione della Crimea. L’Ue estende le sanzioni contro la Federazione Russa.
Il Consiglio europeo, nel corso della riunione odierna, ha deciso oggi di prorogare fino al 23 giugno 2025 le sanzioni introdotte dall’UE in risposta all’annessione illegale della Crimea e della città di Sebastopoli da parte della Federazione russa .
Le misure restrittive attualmente in vigore sono state introdotte per la prima volta nel giugno 2014 e comprendono divieti contro le importazioni nell’UE di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli illegalmente annesse, nonché di investimenti infrastrutturali o finanziari e di servizi turistici dalla Crimea o Sebastopoli. Inoltre, anche le esportazioni di determinati beni e tecnologie verso aziende della Crimea nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia o per la prospezione, l’esplorazione e la produzione di petrolio, gas e risorse minerarie sono soggette a restrizioni dell’UE.
“L’UE – si legge nella nota del Consiglio – non riconosce e continua a condannare l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione Russa come violazione del diritto internazionale. Dal 2022, la Russia ha ulteriormente violato la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina con la sua guerra di aggressione non provocata e ingiustificata contro l’Ucraina. L’UE – concludono dal Consiglio – resta ferma nel suo impegno a favore dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini riconosciuti a livello internazionale e del suo diritto intrinseco all’autodifesa contro l’aggressione russa, e si impegna ad attuare pienamente la sua politica di non riconoscimento”.
foto Kremlin.ru