Erasmus+, Gianantonio Da Re: “Criticità del programma”.

Negli anni successivi alla pandemia di COVID-19 il programma Erasmus+ ha riscontrato alcune difficoltà nella piena ripresa delle attività relative al programma stesso. A ricordarlo, in una recente interrogazione parlamentare, l’ex eurodeputato di Identità e Democrazia, Gianantonio Da Re.

“Emergono alcune criticità che comprometterebbero il funzionamento concreto del programma. La prima di queste criticità riguarderebbe l’aspetto economico. Spesso i finanziamenti non riuscirebbero a fornire un aiuto sufficiente alle famiglie per supportare la mobilità degli studenti interessati, già soggetti all’aumento del costo della vita e degli alloggi in quasi tutti gli Stati membri dell’UE”.

Per la commissaria europea Iliana Ivanova, intervenuta dopo 2 mesi di attesa, “in base a un’analisi statistica e a una ricerca sui prezzi di mercato condotte nel 2023, la Commissione ha deciso di aumentare il sostegno individuale offerto ai discenti in mobilità nell’ambito dell’invito 2024, in linea con i tassi di inflazione”. “Per la prima volta – prosegue – è stato istituito un sostegno specifico per il viaggio destinato a tutti gli studenti dell’istruzione superiore. A partire dal 2024 le sovvenzioni per il sostegno individuale possono quindi essere interamente utilizzate per coprire i costi non connessi al viaggio, come le spese di alloggio e di soggiorno. Gli studenti con minori opportunità hanno diritto a un importo integrativo, che viene ad aggiungersi alle normali sovvenzioni. I criteri per beneficiare di tale importo integrativo sono definiti a livello nazionale, sulla base della strategia nazionale di inclusione per Erasmus+”.

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Sempre restando nel perimetro del Programma Erasmus+, più volte demolito dalla Commissione CULT del Parlamento europeo per la crescente inefficacia delle Agenzie Nazionali e per la sua crescente inaccessibilità, l’esponente del Partito Popolare Europeo, Sunčana Glavak ha chiesto alla Commissione von der Leyen (responsabile, ricordiamolo, della gestione del programma, della definizione degli obiettivi e della definizione delle linee guida per l’attuazione), se saranno possibili adattamenti dati i cambiamenti economico e sociali avvenuti negli ultimi anni.

Una richiesta che ha visto nuovamente l’intervento della commissaria Ivanova: “La decisione di esecuzione (UE) 2021/1877 della Commissione ha stabilito un quadro di misure di inclusione per il programma, con l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli per i gruppi target con minori opportunità. La valutazione intermedia del programma Erasmus+ è in corso e la valutazione finale del programma precendente andrà avanti fino alla fine del 2024 e aiuterà a verificarne l’efficacia”.

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Valutazione, ricordano dall’Esecutivo von der Leyen, che si concentrerà sull’analisi dell’attuazione di nuove iniziative del programma e sulle misure di semplificazione e inclusione.

“I risultati e le raccomandazioni della valutazione saranno utilizzati per migliorare l’attuazione del programma attuale e la relazione di valutazione sarà presentata entro la fine del 2024 alle altre istituzioni dell’UE”.

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