Cosa succede dopo le elezioni europee?
Si avvicina l’appuntamento di giugno per il rinnovo del Parlamento europeo. Ma cosa succederà dopo la tornata elettorale? Dopo le elezioni europee gli/le eurodeputati/e della X Legislatura, una volta ultimato l’insedimanto del nuovo Parlamento europeo, saranno chiamati ad approvare la nuova Commissione europea e a riprendere i lavori sulla legislazione europea.
La nuova legislatura inizierà, in particolare, con la ripresa da parte dei deputati del lavoro sui fascicoli legislativi non completati nella legislatura 2019-2024: a partire dalla lotta alla corruzione, la responsabilità dell’IA, la lotta agli abusi sessuali sui bambini, il trasporto di animali e il benessere di cani e gatti. Una volta formata, la nuova Commissione inizierà anche a presentare nuove proposte legislative che il Parlamento avrà l’opportunità di esaminare e modificare.
Nelle settimane successive alle elezioni, i/le neoeletti/e eurodeputati/e formeranno i diversi gruppi politici. Ogni gruppo parlamentare dovrà avere almeno 23 deputati provenienti da sette Paesi dell’UE. I partiti politici europei che partecipano alle elezioni possono scegliere di avere un proprio gruppo politico in Parlamento o di formare un gruppo congiunto con rappresentanti di altri partiti.
I gruppi si riuniranno per decidere la loro composizione prima della prima nuova plenaria che inizierà il 16 luglio. Durante questa prima sessione plenaria, i deputati eleggeranno il nuovo presidente, i vicepresidenti e i questori, oltre a decidere il numero di deputati che siederanno in ciascuna commissione parlamentare. Dopo la plenaria costitutiva, le commissioni si terranno le prime riunioni per eleggere i rispettivi presidenti e vicepresidenti.
La nuova legislatura inizierà ufficialmente il 16 luglio, primo giorno della prima sessione plenaria del nuovo Parlamento. I compiti principali del Parlamento sono adottare leggi, decidere sul bilancio dell’UE e chiedere conto agli altri organi dell’UE.
Il nuovo presidente della Commissione, votato dal Parlamento europeo a maggioranza assoluta e con scrutinio segreto, e i paesi dell’UE proporranno successivamente i candidati per i nuovi commissari. Il Parlamento organizzerà audizioni del commissario designato in modo che i deputati delle commissioni parlamentari competenti possano valutare l’idoneità degli/delle aspiranti commissari/e.
L’iter parlamentare si concluderà con il voto in plenaria, previsto in autunno, in cui i deputati dovranno decidere se approvare la composizione della Commissione nel suo complesso.
Il nuovo presidente del Consiglio europeo, ancora, sarà eletto dai suoi membri, ovvero dai capi di Stato o di governo dei Paesi dell’UE, a maggioranza qualificata e dovrebbe entrare in carica il 1° dicembre.
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