Politiche giovanili. Interventi “non partecipati e parziali”. E’ questo il nuovo corso della Giunta Todde?

Sembrerebbe già esaurita la speranza per un nuovo corso per le politiche giovanili in Sardegna. Dopo aver promesso un nuovo “dialogo rinnovato” tra processo decisionale e giovani nel corso dell’ultima campagna elettorale e, soprattutto, nelle prime dichiarazioni programmatiche, l’impressione iniziale sui primi provvedimenti in materia di giovani da parte della Giunta Todde, fanno più protendere verso la constatazione della continuità con l’amministrazione precedente. Tradotto, interventi di scarso impatto, calati dall’alto e di piccolo cabotaggio.

Ne è un chiaro esempio, in attesa di smentita, la decisione di allocare l’intera dotazione offerta dalla ripartizione delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche giovanili per il progetto “START: Giovani & Impresa”. Il tutto senza alcun coinvolgimento dei giovani e delle organizzazioni giovanili qualificate in materia di politiche giovanili, ricordando che il cosiddetto “dialogo” e coinvolgimento dei giovani nel processo decisionale è un vuoto slogan a corredo degli enunciati politici nell’Isola.

LEGGI ANCHE:  "Zone franche giovani". Un Ddl per sostenere l'imprenditorialità degli under35.

Un modus operandi già rilevato nel corso dell’esperienza Solinas, con il progetto Giovani Vispi. Tira, insomma, poca aria di novità per i/le giovani sardi/e.

Un rovinoso inizio, quindi, rilevabile anche nella decisione della Giunta Todde di assegnare un contributo di 40.000 euro al Comune di Santa Giusta per la realizzazione del progetto “I giovani e la tutela degli ecosistemi naturali e dell’alimentazione sostenibile” per il coinvolgimento delle scuole e delle organizzazioni del territorio comunale.

Avrà senso, alla luce delle importanti criticità per i giovani sardi, la reiterazione di iniziative parziali, non concertate e scarsamente sinergiche?