Corridoi di solidarietà: l’Ue ha esportato oltre 52 milioni di beni essenziali per l’Ucraina e la Moldova.

Due anni fa, la Commissione europea, insieme all’Ucraina e alla Moldova, dava il via ai cosiddetti corridoi di solidarietà in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa.

Creati inizialmente per aggirare il blocco russo del Mar Nero sulle esportazioni di grano ucraine, i corridoi di solidarietà si sono evoluti per coprire il commercio in tutti i settori e sostenere l’accesso ai mercati globali all’Ucraina e alla Moldava.

“Due anni fa, i corridoi di solidarietà hanno riorganizzato le rotte logistiche attraverso l’Europa orientale per consentire alle economie di Ucraina e Moldava di funzionare ed evitare una crisi alimentare globale – ha dichiarato oggi Adina Vălean , commissaria europea per i Trasporti -. Ad oggi hanno generato circa 50 miliardi di euro di entrate per l’economia ucraina. Allo stesso tempo, rafforzano i legami economici dell’Ucraina con l’UE, con importazioni che ad oggi ammontano a circa 107 miliardi di euro”.

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Ad oggi, i corridoi di solidarietà hanno facilitato l’esportazione di oltre 136 milioni di tonnellate di beni ucraini , tra cui grano, minerali e acciaio, e l’importazione di oltre 52 milioni di tonnellate di beni essenziali, come carburante, veicoli, fertilizzanti e aiuti militari e umanitari.

“Linee di solidarietà” che si estendono attraverso la regione del Danubio, la Polonia, i Paesi Baltici e la regione adriatica, utilizzando la ferrovia, la strada e le vie navigabili interne.

La Commissione Europea e le istituzioni finanziarie internazionali hanno mobilitato più di 2 miliardi di euro per questi corridoi e negli ultimi due anni la Commissione ha coordinato le autorità e la comunità dei trasporti nell’UE, in Ucraina e in Moldava per rimuovere le barriere amministrative e infrastrutturali e migliorare l’efficienza commerciale.

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