Salute: nell’area metropolitana di Cagliari si concentra il 40% dei posti letto.
Cagliari, nonostante una comune percezione negativa, ha la maggiore dotazione di posti letto per acuti in rapporto alla popolazione tra le città metropolitane italiane: Nel capoluogo “e dintorni”, infatti, vi sono cinque posti ogni 1.000 residenti e nel comune i posti salgono a 12,6 per 1.000 abitanti.
Per il totale delle città metropolitane, secondo l’ultima rilevazione dell’Istat, nel 2021 la dotazione è stata di 3,9 posti letto in regime ordinario ogni 1.000 abitanti e 0,4 ogni 1.000 in regime diurno, con il record nella città metropolitana di Cagliari in cui si raggiungono i 4,9 posti letto ordinari e 0,7 in regime diurno, sempre misurati in rapporto a 1.000 residenti
Nell’area metropolitana di Cagliari, ancora, si concentra oltre il 40% dei posti letto della regione Sardegna ed è residente il 27% della popolazione regionale. Ancora, le dimissioni della popolazione residente nei comuni di prima e di seconda cintura urbana oscillano fra 105 e 108 dimissioni ogni 1.000 residenti.
Cagliari, spiegano ancora dall’Istat, presenta un’alta ospedalizzazione 0-74 anni per tumore: circa 11 ogni 1.000 residenti, risultato imputabile all’ospedalizzazione dei residenti nei capoluoghi e nei territori satellite. L’analisi per genere evidenzia la maggiore ospedalizzazione degli uomini per le malattie dell’apparato respiratorio 0-74 anni, particolarmente evidente a Cagliari.
Cagliari, inoltre, è uno dei capoluoghi con i divari di genere più marcati: 203 decessi maschili ogni 100 femminili.
Fra i territori metropolitani del Mezzogiorno, Cagliari mostra un decremento della mortalità per tumore del 9,6%, imputabile in gran parte alla diminuzione rilevante della mortalità femminile (-16,4% rispetto al triennio 2017-2019 a fronte di un decremento medio del -3,7%).
L’indice di emigrazione ospedaliera fuori regione per i residenti nell’Area Metropolitana di Cagliari è pari al 5,7% contro il 7,8% nazionale. In linea, invece, il tasso di mortalità prevenibile, che ogni 10mila abitanti è al 12,3% (12,8% nazionale) e quello di mortalità per malattie cardiovascolari 0-74 anni ogni 10mila abitanti, stimato al 4,9% (5,2% nazionale).