GriG: “Si fa carne di porco della spiaggia di Tuerredda”.
Come “uccidere” la spiaggia di Tuerredda? Per l’associazione ambientalista del Gruppo di Intervento Giuridico, per distruggere uno dei gioielli naturalistici più conosciuti del Sud Sardegna, basta il “sistematico iper-sfruttamento turistico balneare fato di chioschi e stabilimenti”, unito alle operazioni di sbancamento per la realizzazione dei cavidotti e alla speculazione immobiliare.
“In questi giorni – si legge nella nota del GRiG – la spiaggia di Tuerredda è teatro di una pesantissima aggressione per la realizzazione di un evento non conosciuto in base a eventuali ignote autorizzazioni. Un palco, chiasso, centinaia e centinaia di persone, tavoloni e panche per un evento indimenticabile“.
Da qui l’invio di una istanza di accesso civico per verificare la legittimità, o meno, della realizzazione dell’evento nella spiaggia di Tuerredda, “non in linea”, ricordano dal GRiG, “con la necessità del mantenimento delle caratteristiche ambientali della spiaggia”.
La spiaggia, infatti, appartiene al demanio marittimo ed è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), nonché con vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.).