Nuove armi per l’Ucraina: Biden firma il disegno di legge.
La crisi geopolitica in Europa non finirà così presto. A confermarlo la firma del nuovo disegno di legge da parte del Presidente degli Stati Uniti d’America (si spera ancora per poco), Joe Biden, che ha approvato l’invio di nuove armi all’Ucraina.
Una dotazione di piombo e missili che per l’inquilino della Casa Bianca “Renderà l’America più sicura, confermando la leadership dell’America nel mondo”.
Assistenza “per la difesa dell’Ucraina”, Israele e Taiwan del valore di circa 95 miliardi di dollari. Misure motivate dalle presunte mire dello “Zar di Russia” verso l’Unione europea o un altro alleato Nato: “Se Putin trionfasse in Ucraina – ha aggiunto Biden -, la prossima mossa delle forze russe potrebbe benissimo essere un attacco diretto contro un alleato della NATO”.
Dichiarazioni improbabili che non possono che far ricordare le dichiarazioni dell’allora Presidente George Bush “Junior” sui “mai ritorvati” laboratori di armi chimiche in Iraq…
Tra le risorse del pacchetto supplementare voluto dall’attuale amministrazione Biden, ci saranno i “democratici” missili RIM-7, AIM-9M, Stinger, TOW, HIMARS, proiettili di artiglieria da 155 mm e 105 mm e veicoli blindati da combattimento.
Il disegno di legge include anche 14,1 miliardi di dollari per finanziamenti a sostegno di Israele, ha affermato Biden: “Il mio impegno nei confronti di Israele, voglio che sia chiaro ancora una volta, è ferreo. La sicurezza di Israele è fondamentale e faremo sempre in modo che Israele abbia ciò di cui ha bisogno per difendersi dall’Iran e dai terroristi che sostiene”.
Nel frattempo, però, le violenza dei coloni israeliani, rimarcate anche dal SEAE, il Servizio europeo per l’azione esterna, possono passare in secondo piano.
Il finanziamento supplementare firmato da Joe Biden prevede inoltre 9,5 miliardi di dollari per l’assistenza umanitaria ai civili di Gaza, Sudan, Ucraina e altre popolazioni coinvolte in zone di conflitto in tutto il mondo.
Nel disegno di legge sono inclusi, infine, anche i finanziamenti per i partner nella regione dell’Indo-Pacifico e gli aiuti umanitari per Haiti, ha concluso Biden che ha poi ringraziato il Congresso per la “ritrovato patriottismo”: “Questo ci ricorda cosa può fare l’America quando ci uniamo, nonostante le nostre differenze”, ha detto. “Voglio ringraziare tutti coloro che al Congresso lo hanno reso possibile”.
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