Condizioni di vita dei migranti nei centri di espulsione italiani, S&D: “Trattamenti disumani”.
L’articolo 14 del decreto legislativo 286/1998, la legge italiana che disciplina i centri di allontanamento per immigrati (IRC), stabilisce che i cittadini stranieri devono ricevere tutta l’assistenza di cui hanno bisogno e essere trattati nel pieno rispetto della loro dignità. Ma dei nove IRC attivi in Italia, cinque si trovano ad affrontare accuse di trattamento disumano, abuso di droga e frode contro lo Stato, come ricordato recentemente da alcuni eurodeputati/e del gruppo S&D*.
“Recentemente, attendibili fonti giornalistiche e parlamentari nazionali, ispezionando gli IRC di Trapani e Caltanissetta, hanno scoperto gravi violazioni dei diritti umani fondamentali, principalmente in relazione alla difficoltà di accesso alle informazioni legali, alla protezione internazionale, al diritto ad un’equa difesa, alla libertà di comunicazione e diritto alla salute e alla dignità. Il 4 febbraio un giovane si è tolto la vita presso l’IRC di Roma e 14 migranti trattenuti nella struttura sono stati arrestati per i disordini che ne sono seguiti. La Procura ha denunciato che i migranti dell’IRC di Milano erano stati lasciati nudi sul pavimento dopo essere stati picchiati. Intanto al Cir di Potenza si indaga sulla somministrazione di sedativi”.
Elementi che hanno richiesto l’intervento della Commissione europea, alla quale gli eurodeputati/e italiani/e hanno chiesto se si interverrà presso le autorità italiane.
La commissaria Ylva Johansson, intervenuta a nome dell’Esecutivo von der Leyen, ha ricordato nel merito che a seguito della visita di valutazione Schengen del 2021, il Consiglio ha pubblicato raccomandazioni rivolte all’Italia, anche su questioni relative alle condizioni di detenzione: “L’Italia ha fornito un piano d’azione con azioni correttive per dare seguito a tali raccomandazioni. Nella valutazione – prosegue -, l’Italia ha riferito sulle iniziative in corso per migliorare le condizioni di vita nei centri e si prevede che continuerà a lavorare su questo aspetto per colmare tutte le carenze individuate durante la valutazione del 2021. La Commissione sta seguendo da vicino l’effettiva attuazione delle raccomandazioni, anche tramite il Difensore civico italiano per i diritti delle persone detenute”.
*Pietro Bartolo (S&D), Camilla Laureti (S&D), Brando Benifei (S&D), Mercedes Bresso (S&D), Paolo De Castro (S&D), Elisabetta Gualmini (S&D ), Alessandra Moretti (S&D), Pina Picierno (S&D), Giuliano Pisapia (S&D), Daniela Rondinelli (S&D), Irene Tinagli (S&D), Patrizia Toia (S&D), Achille Variati (S&D), Massimiliano Smeriglio (S&D).
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