Politica regionale: l’opposizione del centrodestra riparte dal gossip.

Dopo una sconfitta alle elezioni di febbraio non ancora digerita, il centrodestra sardo prova a cimentarsi nelle prime battute polemiche contro il governo (appena insediato) della nuova maggioranza Todde.

Tentativi, al momento, più mirati al gossip che alla sostanza, come ricordato dagli ultimi interventi del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Fausto Piga e del non più membro dell’Aual parlamentare sarda, Michele Pais.

“Il dottor Armando Bartolazzi, neoassessore alla sanità della Regione Sardegna, qualche anno fa, secondo quanto riportavano gli organi di stampa, fu chiamato a rimborsare alla sanità pubblica la cifra di circa 57.000 euro, una somma corrispondente all’importo di denaro incassato da Bartolazzi tra gli anni 2007-2017 nello svolgimento della sua attività di medico intramoenia, ma mai trasferita, secondo normativa di riferimento, all’azienda ospedaliera universitaria Sant’Andrea di Roma per cui lavorava – scrive l’esponente di Fratelli d’Italia -. Una vicenda che aveva animato il dibattito politico in Parlamento al momento della nomina di Bartolazzi a sottosegretario nel Governo Conte. Credo – prosegue – che per trasparenza sia doveroso fornire opportuni chiarimenti in merito alla suddetta vicenda di presunti debiti e mancati rimborsi”.

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Dialettica politica il cui tenore si mantiene stabile, sotto il profilo qualitativo, anche leggendo l’ultima uscita dell’ex presidente del Consiglio regionale: “Dopo una campagna elettorale spesa dai grillini a tranquillizzare i sardi sul primato dell’Autonomia della Sardegna e sull’indipendenza dalle scelte romane, e una legislatura passata ad accusare la Lega, assistiamo da subito all’occupazione dei massimi vertici regionali da parte di esponenti imposti da Roma”.

Insomma, sembrerebbe acclarata la dimenticanza delle nomine di dirigenti non sardi durante il Governo Solinas, del quale la stessa Laga faceva parte.

“Nessun pregiudizio geografico circa le capacità dell’assessore Bartolazzi o del segretario generale Lo Russo, che valuteremo molto attentamente nei fatti – continua Michele Pais -. Tuttavia, ci chiediamo se non fosse possibile individuare altrettanta professionalità all’interno della nostra isola, come loro stessi per 5 anni hanno urlato. Inoltre, alla luce di queste nomine, ci domandiamo quante altre figure “esotiche” vedremo presto nei ruoli chiave regionali (un capo della comunicazione romano e romanista?)”.

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Sono così lontani i tempi delle nomine dei dirigenti non sardi Simona Cinzia Bettetini, Annamaria Tommasella?