Contenuti sessualmente espliciti e tutela dei minori, Zver: “E’ efficace l’Erasmus+?”.
Continua a lasciare interdetti il paradigma di finanziamento delle iniziative giovanili in Europa attraverso il programma Erasmus+. Una buona pratica capce di diventare nel tempo sempre più inaccessible per i giovani più vulnerabili e garante di inizative di scarso impatto e, decisamente, imbarazzanti in termini di inclusione e universalità.
A ricordarcelo il rappresentante del Partito Popolare Europea, Milan Zver, che, citando il quotidiano slovacco The Standard, ha dichiarato che l’Erasmus+ ha finanziato un progetto – Dragtivism 3.0 – dedicato ai minori, le cui attività prevedono la partecipazione ad eventi dove vengono promossi contenuti sessuali espliciti. “Nell’articolo – scrive Zver – si legge che nell’ambito del progetto è stato registrato e poi pubblicato su YouTube un video con contenuti sessualmente espliciti e in cui partecipava un minore. In qualità di relatore permanente del programma Erasmus+, desidero esprimere la mia preoccupazione riguardo all’idoneità dei contenuti del progetto per il programma Erasmus+, il cui scopo è promuovere l’istruzione e gli scambi. Ancora, esprimo preoccupazione per le questioni legali relative all’esposizione dei minori a contenuti espliciti, nonché circa l’efficacia dei controlli della Commissione nell’approvazione e nel monitoraggio dei progetti che ricevono finanziamenti Erasmus+”.
Un’altra pessima medaglia, quindi, da appendere nel cappotto del programma Erasmus+. Iniziativa, sempre meno best practices, come rilevato in più occasioni dalla Commissione CULT del Parlamento europeo, e dalle tante associazioni giovanili sparse nei Paesi partecipanti al programma. Organizzazioni spesso vessate da pessime valutazioni (immaginiamo chi abbia deciso di finanziare un tale progetto in Slovacchia) e dai forti ritardi riscontrati nell’erogazione dei pagamenti da parte delle diverse Agenzie Nazionali, senza contare la scarsa capacità informativa e di supporto delgli enti preposti alla gestione del programma nei vari Stati nazionali.
foto National Erasmus+ Office Israel