Incompetenza del Legislatore sardo, Francesco Agus: “Impugnata una legge su 6”.

Con l’impugnazione della legge sull’ultima variazione di bilancio, la maggioranza al Governo della Regione Sardegna ha raggiunto la poco invidiabile quota di 20 leggi contestate dal Governo nazionale. Numeri, guardando alla scarsa resa del Legislatore nel corso della XVI Legislatura (anche se ultimamente si fa di tutto per non evidenziare il dato), da coalizione di governo ridicola. In 5 anni su 129 leggi approvate, praticamente una su 6 è stata impugnata, confermando, così, una certa incapacità conclamata della maggioranza di centrodesta, confermata anche dal cosiddetto “Governo Amico”. Esecutivo nazionale da diversi giorni nell’isola, attraverso i propri ministri, per sostenere la candidatura di Paolo Truzzu.

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Un record negativo evidenziato dal capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus: “Ne sono state rimandate al giudizio della consulta il 16% di quelle, poche, approvate in totale dal Consiglio. Tutto questo nonostante l’attività del Consiglio sia stata scarna come mai prima d’ora. Lo diciamo da tempo: non è accettabile che l’autorevolezza di un’istituzione statutaria sia stata fatta a pezzi dalla pochezza di una maggioranza la cui incapacità a legiferare è ormai conclamata e ammessa persino da un Governo amico”.

Proprio l’ultima impugnazione è stata oggetto di una analisi particolareggiata dell’esponente progressista, per il quale ad essere preoccupante, sono anche i contenuti dell’impugnativa: “In un caso, sullo status dei consiglieri metropolitani, il governo ha ribadito nè più né meno quanto paventato dall’opposizione durante la discussione della legge: la Regione non può derogare a una normativa statale in quella materia. Sarebbe stato sufficiente leggere o ascoltare per evitare la terza impugnazione di fila sul tema degli enti locali. Sugli interventi urbanistici e norme sugli appalti l’incostituzionalità era nota – prosegue Agus -. Chi le ha proposte sapeva già che fine avrebbero fatto. Nemmeno con i governi amici – conclude – riescono a essere rispettosi della parola data”.

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