Foibe, Cabibbo: “Inconcepibile negazionismo”.
“Chi riveste o ha rivestito ruoli in Parlamento non può rilasciare dichiarazioni finalizzate a minimizzare, giustificare o negare i fatti cruenti, sanguinosi e atroci legati alle foibe e all’esodo delle genti di Istria, Fiume e Dalmazia. Il pennino di chi ha scritto quelle pagine di storia si è intinto nel calamaio riempito dal sangue dei nostri connazionali, mentre la morte aleggiava su cittadini innocenti costretti a scappare precipitosamente da una fine brutale e disumana, solo perché italiani”.
Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, invita “tutti ad assumersi la responsabilità delle parole che pronunciano e delle azioni che compiono. Ogni anno assistiamo a un’escalation di provocazioni e distinguo da parte
di una certa sinistra in cerca di visibilità, a scapito di chi ha sofferto sulla propria pelle per una vita intera o ha perso i suoi cari”.
Ancora Cabibbo: “Ho portato i miei figli in visita sia ad Auschwitz che al Magazzino 18: le sedie di piazza degli Eroi del
Ghetto a Cracovia non sono diverse da quelle che erano accatastate al Porto Vecchio di Trieste; non possiamo permettere
che esistano morti di serie A e di serie B e a distanza di decenni non possiamo che condannare con fermezza ogni dittatura, ogni totalitarismo e ogni sopruso e violenza”.
“Il fascismo è stato condannato dalla storia, come il comunismo, anche quello di Tito. Allo stesso tempo, è doveroso che questo Paese dimostri la maturità di guardare ai fatti del passato con oggettività, senza scadere in logiche da tifoserie. Il dramma delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati per decenni è stato ignorato o peggio taciuto, per vari motivi. Dobbiamo
portare profondo rispetto per chi ha sofferto e dimostrare la capacità di porci, nei confronti della storia, con capacità di
analisi e con senso di responsabilità. Solo così potremo – noi responsabili delle istituzioni – far comprendere alle nuove
generazioni quale bene prezioso sia la libertà e quanto essa sia fragile e mai scontata”.