Sanità, Agus: “Competizione elettorale sta diventando campagna concorsuale”.
In una regione dove è nota la penuria di infermieri, oss e medici è giustificabile la scelta di avviare nuove procedure concorsuali anche in periodo di campagna elettorale? Decisamente no per il gruppo Progressista, oggi intervenuto attraverso il capogruppo Francesco Agus, per rimarcare la non opportunità dei recenti bandi indetti per l’assunzione di personale all’Arnas Brotzu: “Per 5 anni l’azienda sanitaria più importante della Sardegna, è stata guidata non da un primario ma da un facente funzione. Questa precarietà ha determinato gravissime ripercussioni sull’attività clinica, sull’organizzazione dei reparti e sulla soddisfazione del personale medico e infermieristico. Poi, a legislatura ormai finita e in piena campagna elettorale, la svolta: l’azienda si è trasformata in un concorsificio. Un indecenza che nulla ha a che vedere con la salute dei pazienti”.
Solo nelle ultime settimane, ricorda Agus, sono stati banditi numerosi concorsi per la direzione della struttura di oncologia medica, della radiologia diagnostica, della chirurgia senologica, di chirurgia generale a indirizzo oncologico, di recupero e riabilitazione funzionale, chirurgia generale e d’urgenza, di cardiologia pediatrica, di radiologia oncologica, oculistica, urologia, oncologia medica, di chirurgia plastica e ricostruttiva. A queste si aggiungono selezioni interne aperte per l’area infermieristica e ostetrica, per l’area tecniche della riabilitazione e della prevenzione, per anatomia patologia, per chirurgia generale, per oftalmologia, per ginecologia.
“Insomma – prosegue l’esponente dei Progressisti – il periodo della campagna elettorale sta diventando, al San michele come al Businco, una campagna concorsuale. Tutto questo mentre la sanità cade a pezzi anche e sopratutto per via della pochezza con cui è stata diretta in questi anni. Com’era facile prevedere questa fretta sta creando enormi problemi nello svolgimento delle prove: in diversi casi la scelta dei commissari è stata problematica tanto da portare a reiterare estrazioni della commissione prima di trovare qualcuno disposto a farne parte in tempi estremamente brevi. In altri casi, e questa è una violazione tale da inficiare l’intera procedura concorsuale e da costituire causa per l’annullamento dell’intera selezione, è stata scelta una commissione composta interamente da specialisti di sesso maschile”.
“Già negli scorsi mesi abbiamo assistito all’attribuzione di incarichi e posizioni organizzative inopportune a fine legislatura, tanto nel comparto quanto tra i dirigenti medici” – conclude Agus – “Ma farlo mentre è aperta la campagna elettorale delle regionali va molto oltre, ai limiti della correttezza e delle più basilari norme sulla trasparenza e sul buon funzionamento dei servizi pubblici”.
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