Scorrimento graduatoria “pacchetto giovani”, Coldiretti: “Passo avanti chiesto da tempo”.

“Lo scorrimento della graduatoria sul bando legato al Pacchetto Giovani, con gli ulteriori fondi destinati per finanziare i progetti presentati dai giovani agricoltori che fin ora erano rimasti bloccati per la mancanza delle necessarie risorse, rappresenta quel passo avanti che chiedevamo da tempo alla Regione. I giovani hanno dimostrato che credono nell’agricoltura, allo stesso tempo le istituzioni devono dimostrare con atti concreti che credono nei giovani per dare un futuro al settore”. Lo dicono Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, parlando del finanziamento di 12 milioni di euro destinato al bando. 

Giovani agricoltori che, come emerge dall’elaborazione di Coldiretti Sardegna sui dati Istat/Ismea, negli ultimi anni stanno dando un importante apporto al settore. Nell’isola, infatti, i giovani occupati in agricoltura tra i 15 e i 40 anni (dati 2021) erano oltre 10 mila per una crescita dell’8% rispetto al 2018. In Sardegna gli occupati under 40 in agricoltura sono il 30% del totale e confrontando l’incidenza regionale del numero di imprese giovanili sul totale delle imprese agricole, tra le prime posizioni si trova proprio la Sardegna (insieme a Valle d’Aosta, prima e Calabria terza) con una quota superiore all’11% (su dati medi del periodo 2017-2021). In Sardegna, infine, la percentuale della SAU regionale nelle aziende con capi giovani ha toccato il 25,1%, dopo la Valle d’Aosta (28,8%) e prima della Provincia di Trento (22,8%).

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Secondo il rilevamento Coldiretti Sardegna sui dati elaborati nello studio del rapporto dell’Autorità di gestione del Psr Sardegna, sul primo insediamento, emerge che le aziende oggetto di insediamento dei giovani beneficiarie del PSR 2014-2020 hanno riguardato seminativi per il 40,5%, colture permanenti per il 3,2% e prati e pascoli per il 50,6%. Dei giovani insediati, le aziende con allevamenti sono circa l’80% del totale molte delle quali miste. Di queste spiccano le aziende specializzate in ovini che rappresentano più del 50% delle domande e quasi il 59% della superficie complessiva oggetto di insediamento. Per il resto un ulteriore 10% di domande e il 13% di superficie se si considerano anche gli allevamenti bovini specializzati o misti (con una prevalente orientamento da ingrasso). Per quanto riguarda l’altra area economica significativa è rappresentata dalle aziende specializzate in seminativi e in particolare orti in pieno campo e colture combinate che, insieme, riguardano oltre il 12,7% delle domande (quota di superficie molto inferiore (4%).

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Scorrimento che rappresenta un “passo atteso” per Nicola Stefano Tuveri, delegato Coldiretti Giovani Imprese Sardegna: “Da tempo abbiamo richiesto l’intervento per dare una risposta ai tanti giovani che hanno creduto in questa terra e che in questa terra vogliono restare. Questo dev’essere un segnale dell’impegno che le nostre amministrazioni mettono a favore dei giovani, impegno fatto di ascolto e incontro per capire sempre meglio le necessità del territorio e le politiche da attivare per coltivare le potenzialità di questa terra e dei suoi abitanti”.

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