Valencia è la Capitale Verde Europea 2024. Cagliari può esultare per i “giardinetti”.

Oggi la città spagnola di Valencia diventerà ufficialmente la Capitale Verde Europea per il 2024 , succedendo alla città estone di Tallinn. Durante la cerimonia di apertura, il sindaco María José Catalá riceverà il Libro Verde dal vicesindaco di Tallinn Tiit Terik.

“Valencia si è guadagnata il titolo di Capitale verde grazie alla sua ambiziosa strategia di sostenibilità e ha imparato dalle lezioni del passato – ha dichiarato Virginijus Sinkevičius , Commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca -. Per molti decenni, la città è stata spinta avanti da un coraggioso movimento civico che sostiene un cambiamento autentico. Le persone sono la risorsa del Valencia. Quest’anno migliorerà le esperienze dei cittadini e li supporterà ancora di più nel realizzare il cambiamento di cui tutti abbiamo bisogno per un futuro migliore”.

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Valencia si è guadagnata il titolo grazie ai risultati passati e attuali nel campo del turismo sostenibile, della neutralità climatica e di una transizione verde equa e inclusiva. Come illustrato dal suo motto “In missione insieme”, con la sua forte enfasi sulle persone, Valencia, con la sua proposta, combina efficacemente le risposte alle sfide ambientali con quelle sociali. Il 97% degli abitanti della città vive entro 300 metri dalle aree verdi urbane. La città ha anche un comprovato impegno nel migliorare la qualità dell’aria e nel ripristinare gli ecosistemi naturali, come le dune della Devesa e gli ecosistemi delle zone umide. Comune virtuoso (non come altri) che stimola anche una produzione alimentare più sana, sostenibile e inclusiva attraverso il suo “Programma di vicinato e cibo”.

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Sono previste, ancora, oltre 300 attività ed eventi per raggiungere tutti i settori della città: dal pubblico specializzato in sostenibilità, produzione e affari, ai residenti di Valencia.

Cagliari, al momento, può continuare ad accontentarsi di amministratori locali capaci di esultare per l’apertura di giardinetti, passeggiatine in viale Buoncammino e brindare al presunto “dinamismo del commercio locale” nelle notti di devastazione cittadina, come avvenuto nel corso della celebrazione dell’ultimo Capodanno.