I Progressisti spiegano il ritorno nel Campo Largo: “Noi sempre coerenti”.

“Dal 7 luglio 2022 al 7 luglio 2023 abbiamo lavorato al tavolo della coalizione con l’obiettivo di portare alle urne una coalizione di centrosinistra unità con l’obiettivo di mandare a casa il centrodestra”. Così, oggi nella sede del circolo Sergio Atzeni di Cagliari, i 3 esponenti del gruppo dei Progressisti, Francesco Agus, Massimo Zedda e Gianfranco Satta, hanno voluto chiarire la bontà delle recenti scelte politiche, a partire dal ritorno nel perimetro del Campo largo di Alessandra Todde.

Massimo Zedda, Gianfranco Satta, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Massimo Zedda, Gianfranco Satta, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Una decisione coerente, secondo Francesco Agus: “Per noi parlano i fatti. Non abbiamo mai parlato di spaccare la coalizione e abbiamo sempre ribadito che il nostro obiettivo è quello di battere il centrodestra, rendendo la coalizione più democratica”. Più tranchant il commento di Massimo Zedda, alla luce degli ultimi sviluppi in casa centrodestra, la cui maggioranza (seppur con narrazioni contrastanti sui numeri) ha designato Paolo Truzzu: “Mai potrò fare un favore a un fascista e la leadership di Fratelli d’Italia trasforma la campagna in una battaglia non solo di livello regionale ma nazionale. In caso di vittoria del centrosinistra – prosegue – sarà lanciato un segnale di controtendenza contro il Governo della Meloni. La nostra storia – conclude – conferma che non abbiamo mai agevolato la vittoria della destra”.

Francesco Agus, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Francesco Agus, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Superate le premesse spazio poi al nuovo appello all’unità lanciato dai Progressisti al leader della Rivoluzione Gentile, Renato Soru, recentemente pronunciatosi proprio sugli “ex alleati” con una certa inflessibilità, dichiarando che bisogna “guardare al futuro e non al prossimo appuntamento elettorale“.

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“Lanciamo un appello a Renato Soru affinché si ritorni all’unità e alla creazione di una lista unica insieme a Liberu, +Europa e alle altre forze della Rivoluzione Gentile. La scelta più utile – proseguono i 3 citando la legge elettorale – è il ritorno al Campo largo”.

Sulla bontà della scelta di andare con la coalizione guidata da Alessandra Todde è intervenuto anche l’ex senatore Luciano Uras: “Non abbiamo mai lavorato alla formazione di una coalizione alternativa. Se avessimo voluto costituire una nuova coalizione sarebbe stato più che evidente. L’unica verita per noi è sempre stata la ricerca dell’unità”.

Sui tentativi di unità con pezzi del centrodestra lo stesso Zedda ha poi precisato l’insussistenza delle voci sull’unione con Alessandra Zedda, la cui fuga in solitaria non è credibile, con i Riformatori Sardi, i quali “non si sono mai spostati da destra” e con l’UDC, stretto da un “patto di ferro con la Meloni la quale ha garantito due seggi in Parlamento”.

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Direzione Campo largo, ancora, che, pensando alla percezione della propria base, non spaventa i Progressisti: “La sinistra unità ci chiede di mandare a casa il centrodestra. Perciò abbiamo l’obbligo di tentare ogni carta e sederci al tavolo. Non nascondiamo le differenze all’interno dello schieramento di centrosinistra ed è normale che ci sia tensione e dialettica tra le diverse forze”.

Sulla Todde, infine, i 3 progressisti, hanno rimarcato la capacità della candidata del Campo largo di “guadagnare punti negli ultimi 2 mesi”, ribadendo però che la scelta di una candidatura attraverso le primarie avrebbe “confermato una leadership più forte”.

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