Regionali 2024, prosegue la campagna della Todde: “Vogliamo sardi preparati per cambiare l’Isola”.

Prosegue, questa volta sul binario dell’autodeterminazione, la campagna elettorare della candidata del Campo Largo, Alessandra Todde, intervenuta oggi in conferenza stampa insieme alla lista “A innantis!”, rappresentata dal leader Franciscu Sedda.

Un incontro per rimarcare l’esigenza, per le sorti dell’isola, di credere e portare avanti un nuovo principio di autoderminazione, più moderno, consapevole e lontano “dal folklore e dall’autoreferenzialità” come ricordato dalla candidata presidente della Regione.

Rivoluzione che non potrà avere luogo senza una evoluzione a tutto tondo dei/delle cittadini/e sardi/e, della classe dirigente e dello stesso dibattito all’interno della società civile: “Noi vogliamo sardi autodeterminati, istruiti, indipendenti, liberi, preparati per cambiare la Sardegna – ha dichiarato Alessandra Todde -. Noi stiamo parlando a tutti i cittadini e proponiamo un’offerta politica nuova, alternativa a questa giunta e alla destra, che dovrà impattare sulla Sardegna per i prossimi anni”.

Alessandra Todde, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Alessandra Todde, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Visioni e prospettive di lungo periodo che dovranno necessariamente passare anche per un rinnovato ruolo dell’identità sarda, secondo Franciscu Sedda: “La Sardegna rappresenta un grande scrigno del mondo e bisogna dare alla scuola una dimensione nuova. Dobbiamo riconoscerci come sardi e comprendere la potenzialità della nostra eredità milleniaria e della nostra diversità interna. L’idea di autodeterminazione non è un sogno ma è praticabile. Noi – prosegue – dobbiamo avere l’ambizione di renderla reale. Scuola, energia, lavoro, cultura, territorio, materie prime – ha aggiunto il leader di A innantis! – sono alcune delle nostre principali priorità per riportare l’identità sarda al centro dell’agenda politica”.

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“Per far lavorare l’autonomia ci vuole spirito di indipendenza. La stessa Corsica ci ha dimostrato che senza statuto ma con un sostanziale spirito di indipendenza è possibile ottenere di più”, ha concluso Franciscu Sedda.

Incontro proseguito poi sul tema della trasparenza, elemento spesso assente nel corso della XVI Legislatura, come confermato, giusto per citare alcuni esempi, dalla poco tempestiva pubblicazione delle delibere di Giunta o, ancora, dall’assenza dei dati della partecipazione al voto dei consiglieri e delle consigliere del Consiglio regionale, ad oggi, dopo 5 lunghi anni, avvolti nel mistero (complimenti Presidente Michele Pais!).

Fransciscu Sedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Fransciscu Sedda, foto Sardegnagol riproduzione riservata

“Dobbiamo colmare la distanza tra la cabina del potere e la conoscenza dei cittadini, concretizzando, così, un vero progetto di collettività”, ha spiegato Alessandra Todde. “In questo momento – prosegue sul tema dello sviluppo locale – esiste una sorta di incapacità della Regione di essere in linea con le esigenze dei comuni sardi. Non possiamo pensare che gli enti locali si possano sviluppare in presenza del cosiddetto “abigeato dei funzionari migliori”. Serve un ripensamento della programmazione, che deve essere unica e vicina alle esigenze dei territori”.

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