Natale: i sardi preferiscono il prodotto tipico. Spesa media di 115 euro.

Natale in famiglia per circa due-terzi dei sardi che preferiscono, per circa l’80%, avere un menù con più della metà di cibi a base di prodotti made in Sardinia e legati alla tradizione. È quanto emerge da una stima Coldiretti Sardegna sulla tendenza dei sardi per i giorni di Natale. Più gettonati per capodanno e per l’epifania saranno, invece, gli agriturismi con le loro offerte e pacchetti. 

Festività natalizie in Sardegna, dunque, ancora una volta all’insegna dei prodotti locali e della tradizione. Nelle tavole dei sardi saranno predominanti i prodotti del territorio in un mix tra carni e pesce (più per la cena del 24), ma anche verdure di stagione e frutta, senza dimenticare i vini isolani legati al territorio tra Cannonau, Vermentino e tipicità più di nicchia. A farla da padrone nell’isola è l’agnello Igp di Sardegna servito nella classica versione arrosto ma anche con i tanti piatti cucinati con i prodotti della stagione come il carciofo, patate o in ricette gourmet, anche per i primi piatti. Bene anche l’altro grande classico tra i secondi, il maialetto, accompagnato dalle verdure fresche, legumi e prodotti a chilometro 0 principalmente di stagione. Dal lato degli antipasti la predominanza è per i prodotti di terra tra i salumi sardi e i formaggi. Su questi ultimi bene i pecorini soprattutto grazie alla loro alta qualità rilevata anche sui consumi e confermata dall’analisi Coldiretti sulla classifica “100 best cheeses in the world” 2023-2024 appena stilata da “Taste Atlas”, l’atlante on line del cibo di tutto il mondo, che ha registrato i pecorini sardi tra i primi 20 migliori al mondo. Non ultime la frutta di stagione e le produzioni dolciarie con i singoli territori sardi che porteranno in tavola le tipicità più tradizionali. Il tutto accompagnato dalla grande qualità dei vini, rossi o bianchi in base alle pietanze a cui vengono abbinati. 

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“Il rilevamento mostra come ancora una volta i sardi prediligano le feste di Natale in famiglia e soprattutto le cene e i pranzi all’insegna dei prodotti del nostro territorio – sottolineano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Sardegna – nonostante le difficoltà economiche delle persone, in un momento ancora non facile a causa dei rincari che ci sono stati, per le festività è tornata la voglia di portare in tavola prodotti di qualità rappresentate dalle nostre eccellenze – continuano – l’attenzione ai prodotti del territorio è confermata dal sempre maggiore successo dei nostri mercati di Campagna Amica che confermano anche come ci sia una grande attenzione alla provenienza dei nostri cibi. Anche da questo – concludono Saba e Cualbu – emerge la necessità di puntare con sempre maggior forza alla tracciabilià delle produzioni”.

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Sul fronte dei costi, secondo uno studio Coldiretti/Ixè, gli italiani quest’anno torneranno a spendere per il Natale a tavola una media di 115 euro a famiglia, il 10% in più rispetto alle feste del 2022, facendo segnare un ritorno ai livelli pre pandemia, dopo tre anni segnati da guerra e Covid. Per le feste a cavallo di 2023 e 2024, lo studio Coldiretti/Ixè, mostra come i sardi (insieme ai siciliani) saranno più propensi alla spesa rispetto agli altri connazionali con una media di 148 euro a famiglia (più dei residenti al Sud (127 euro) e al Nord Ovest (109 euro) che si piazzano poco davanti al Centro (105). E se il Natale 2023 vede le tavolate italiane con una media di quasi 8 commensali, in Sardegna e Sicilia si strappa il primato nazionale con circa 10 persone insieme (i più “solitari” sono gli abitanti del Nord Ovest con 7 invitati)”.

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foto Karolina Grabowska da Pixabay.com