Pella: “Bene riparto Fondo politiche giovanili”… un po’ meno l’assenza dell’obbligo di coprogrammazione con i giovani.

In perfetta linea con l’autoreferenzialità tanto cara alle istrituzioni nostrane quando si parla di giovani e gioventù, il vicepresidente vicario dell’Anci, Roberto Pella, durante la riunione della Conferenza Unificata sul riparto 2023 del Fondo per le Politiche giovanili, ha evidenziato la presunta collaborazione istituzionale sul fronte delle politiche giovanil in italia.

“Voglio esprimere la mia gratitudine nei confronti del ministro dello Sport, Andrea Abodi e dei rappresentanti delle Regioni per la collaborazione portata avanti nella assegnazione e ripartizione delle risorse del Fondo per le Politiche giovanili. Tale collaborazione ha permesso di realizzare importanti progetti sui territori dimostrando la reale capacità di spesa delle amministrazioni comunali”.

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Va altrettanto evidenziato che la stessa procedura prevista dal Fondo nazionale per le politiche giovanili per l’implementazione dei progetti per i giovani, non prevede, però, alcun obbligo di coinvolgimento dei giovani nell’ideazione ed esecuzione degli interventi da parte delle amministrazioni centrali e periferiche beneficiarie delle sovvenzioni.

Un autentico paradosso, capace di produrre iniziative spot, calate dall’alto e di scarso impatto per i giovani, per nulla menzionato dai rappresentanti politici quando si parla del Fondo nazionale per le Politiche giovanili. Fondo, di fatto, gestito unidirezionalmente dai vari enti centrali e periferici italiani, ovvero regioni, province, aree metropolitane e comuni.

Considerazioni non condivise evidentemente dal vicepresidente ANCI, per il quale “l’intesa conferma il valore della collaborazione istituzionale sul fronte delle politiche giovanili e dello Sport”.

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