Legge di bilancio per la Sardegna: la “cayenna italiana” vale sempre poco per il Governo.
14 miliardi per il ponte sullo Stretto e poco meno di 5 milioni di euro per la continuità territoriale aerea in Sardegna. Questo, in estrema sintesi, il valore del diritto alla mobilità dei cittadini/e sardi/e per il Governo Meloni. A confermarlo la bozza della finanziaria in corso di approvazione da parte dell’Esecutivo nazionale.
Uno schiaffo, quindi, all’autodeterminazione dei sardi e, di fatto, alla coesione sociale per i residenti delle regioni insulari. Ma, come ricordato dall’assenza di una presa di posizione da parte della Giunta regionale (aspettarsi il contrario sarebbe stato veramente inaspettato) e dei principali esponenti del centrodestra nell’Isola, appare evidente la mancanza di coraggio istituzionale e la sudditanza dei rappresentanti parlamentari della maggioranza verso il Governo di Giorgia.
Vicissitudini istituzionali che, con molta probabilità, acuiranno la disaffezione degli elettori/trici sardi/e verso i prossimi appuntamenti elettorali, a partire dalla sempre più “strampalata” (data l’assenza del nome del candidato del centrodestra e in presenza della data delle elezioni) votazione per il rinnovamento del Governo regionale.
Esecutivo regionale che nell’ultima legislatura, oltre ad aver fatto decisamente pena, come ricordato per esempio dall’impugnazione di ben 19 leggi regionali – anche da parte dei governi “amici” -, ha confermato l’ennesima occasione mancata per l’Isola.
Sardegna, pensando all’ultimo provvedimento del Governo inserito nella legge di bilancio, da intendersi, quindi, sempre più come una mera espressione geografica o, meglio, una “cayenna italiana” di scarso peso politico.
foto Governo.it