Reati fiscali, il figlio di Joe Biden rischia 17 anni di carcere.
Mentre il padre, con la sua amministrazione ‘democratica’ spinge per mantenere vivo il conflitto in Ucraina, Hunter Biden, il secondo figlio del Presidente degli USA Joe Biden, è stato incriminato in California per nove capi di accusa legati a reati di natura fiscale. Accuse che, se confermate, potrebbero portare il rampollo del Presidente ‘democratico’ in galera per un periodo di 17 anni. Nuovi ‘addebiti legali’ che si riferiscono a un presunto schema durato quattro anni che lo ha portato a non pagare circa 1,4 milioni di dollari in tasse federali.
Per l’accusa, in particolare, il figlio di Biden avrebbe speso milioni di dollari per sostenere “uno stile di vita stravagante invece che pagare le tasse dovute”. Tradotto, spese per droghe, escort e beni di lusso.
Incriminazioni non nuove per il figlio del Presidente americano. Nel 2018, infatti, i procuratori federali del Delaware, avevano accusato Hunter Biden di aver mentito sull’uso di sostanze stupefacenti per acquistare un’arma, una Colt Cobra.
Lo scorso giugno l’inchiesta sembrava essersi chiusa dopo la dichiarazione di colpevolezza per evitare l’incriminazione per il possesso di armi. Accordo successivamente non andato a buon fine.
foto Ronile da Pixabay.com