Bielorussia, Josep Borrell: “Le elezioni non sono state né libere né eque”.

Gli sviluppi delle elezioni presidenziali in Bielorussia, continuano a tenere in apprensione le istituzioni europee. Oggi l’alto rappresentante Josep Borrell ha chiarito il punto del Consiglio dell’Unione Europea: “L’UE ha seguito da vicino gli sviluppi che hanno portato alle elezioni presidenziali. Durante la campagna elettorale, il popolo bielorusso ha dimostrato il desiderio di un cambiamento democratico. Tuttavia, le elezioni non sono state né libere né eque”.

Una premessa che lancia l’affondo contro le istituzioni bielorusse: “Le autorità statali hanno dispiegato violenze sproporzionate e inaccettabili provocando almeno un decesso e molti feriti. Migliaia di persone sono state arrestate e si è intensificata la repressione delle libertà di riunione, dei media e di espressione. Chiediamo alle autorità bielorusse di rilasciare immediatamente e incondizionatamente tutti i detenuti. Inoltre, rapporti credibili di osservatori nazionali mostrano che il processo elettorale non ha soddisfatto gli standard internazionali attesi da uno Stato partecipante dell’OSCE. Il popolo bielorusso merita di meglio!”.

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“Senza progressi in materia di diritti umani e Stato di diritto – ha proseguito Borrell -, le relazioni UE-Bielorussia non possono che peggiorare. È in questo contesto che valuteremo le azioni delle autorità bielorusse per affrontare la situazione attuale e condurremo un esame approfondito delle relazioni dell’UE con la Bielorussia. Ciò può includere, tra l’altro, l’adozione di misure contro i responsabili delle violenze osservate, arresti ingiustificati e falsificazione dei risultati delle elezioni. L’UE continuerà a sostenere una Bielorussia democratica, indipendente, sovrana, prospera e stabile”.

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