Sorveglianza RespiVirNet: sale l’incidenza delle sindromi simil-influenzali.
Sale, come atteso con l’avanzare della stagione fredda, l’incidenza delle sindromi simil influenzali in Italia, che nell’ultima settimana si attesta a 7.6 casi per mille assistiti (vs 6,6 nello scorso bollettino), con una prevalenza di Rhinovirus e una percentuale ancora piccola di virus influenzali veri e propri. Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet resi pubblici dall’ISS.
Aumenta, in particolare, il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia. Nella 46° settimana del 2023, infatti, l’incidenza è pari a 7,6 casi per mille assistiti (6,6 nella settimana precedente). Si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori. In aumento, ancora, l’incidenza in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 16,0 casi per mille assistiti (12,8 nella settimana precedente). La scorsa stagione in questa settimana l’incidenza di ILI nei bambini sotto i cinque anni era pari a 28,4 casi mille assistiti.
Durante la prima settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2023/2024, si registra, inoltre, una limitata circolazione dei virus influenzali. Su 808 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 21 (2,6%) sono risultati positivi al virus influenzale, tutti di tipo A (18 di sottotipo H1N1pdm09, 2 H3N2 e 1 A non ancora sottotipizzato).
Tra i campioni analizzati, 67 (8,3%) sono risultati positivi per SARS-CoV-2, 34 (4,2%) per RSV e i rimanenti 207 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 152 Rhinovirus, 28 Adenovirus, 15 virus Parainfluenzali, 9 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2 e 3 Metapneumovirus.
foto Iss