Dl Sud, Silvio Lai: “Presa in giro per l’insularità”.

Il DL SUD rappresenta, ne più ne meno, una presa in giro per l’insularità e le richieste della Sardegna su ZES e FSC. A sostenerlo l’esponente del PD, Silvio Lai, che recentemente è intervenuto sul ritiro degli emendamenti dei parlamentari sardi della destra presentati sul DL in Parlamento. 

“La Regione Sardegna valuti la possibile impugnazione davanti alla Corte per il mancato rispetto della specialità e del principio di insularità. Al termine del lavoro in commissione referente nel testo – prosegue Lai – non è stata accettata alcuna richiesta di modifica tra quelle depositate, a tutela della peculiarità costituzione relativa ai poteri attribuiti alle Regioni a Statuto Speciale e alla condizione di insularità”.

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“Abbiamo tentato di evitare che si modificasse la governance del Fondo Sviluppo e Coesione che ora porta al disimpegno automatico delle somme per i progetti che non rispettano i cronoprogrammi semestrali, una spada di Damocle sulle amministrazioni a cui non basterà aver assunto un ODV. E che il problema esistesse lo conferma l’audizione della Giunta Regionale sarda e i numerosi emendamenti presentati dai colleghi parlamentari del centrodestra che poi sono stati ritirati in cambio dell’impegno a prevedere che nel programma che individuerà le strategie di sviluppo per la Zes unica del mezzogiorno ci sia un capitolo specifico per le le due isole, come se fosse possibile non prevederlo obbligatoriamente”.

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Insomma, per Lai, in cambio di una citazione in legge del termine insularità si è rinunciato a fare gli interessi dell’isola e “ad alzare la voce per distinguere la ZES unica in Sardegna e le prerogative costituzionali della Regione a Statuto Speciale”.