Sbarchi in Sicilia, ID: “Rivedere le priorità della missione IRINI”.

Nell’ultima interrogazione parlamentare gli eurodeputati del gruppo Identità e Democrazia Annalisa Tardino, Marco Zanni, Alessandro Panza, Susanna Ceccardi, Valentino Grant, Luisa Regimenti, Francesca Donato e Matteo Adinolfi hanno chiesto alla Commissione europea se i migranti soccorsi da ONG straniere saranno trasferiti negli Stati di riferimento o in altri Stati membri attraverso specifici corridoi sanitari e se non ritiene opportuno, considerata l’emergenza, bloccare questi “sbarchi fantasma”, rivedendo le priorità della missione IRINI, affidandole come obiettivo primario l’arresto del business dei trafficanti di esseri umani, anche stabilendo un blocco navale al largo della Libia.

“Le coste siciliane – si legge nell’interrogazione – sono state oggetto di numerosi sbarchi di immigrati clandestini, uno dei quali positivo al Covid-19, distribuiti tra hotspot stracolmi e strutture private incapaci di garantire la sicurezza dei cittadini vista l’emergenza sanitaria in corso. L’arrivo illegale di centinaia di persone – proseguono i firmatari del provvedimento -, in un momento in cui i cittadini rispettano rigide regole di distanziamento sociale, è causa di preoccupazioni e proteste da parte dei sindaci e della popolazione”.

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“Inoltre, alla nave Alan Kurdi della ONG tedesca Sea-Eye, nonostante l’Italia non sia porto sicuro a causa dell’emergenza, verrà concesso un porto di sbarco. Questo fenomeno aumenterà, viste le condizioni meteorologiche favorevoli, dal momento che il direttore generale dell’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – ha confermato l’allarmante accelerazione dell’epidemia in Africa”.

Ieri, per l’Esecutivo europeo è intervenuta la Commissaria Ylva Johansson: “La Commissione non è competente per l’indicazione dei luoghi sicuri di sbarco. La Commissione è consapevole che, date le circostanze eccezionali attuali, le risorse dell’Italia vengono utilizzate per combattere la pandemia di Covid-19 e preservare il funzionamento dei servizi pubblici essenziali. Ferma restando l’incidenza temporanea della pandemia sul sistema italiano di gestione della migrazione e dell’asilo, è importante predisporre piani di emergenza adeguati per far fronte ad eventuali ulteriori arrivi, nel pieno rispetto del diritto internazionale ed europeo. A tale riguardo, la Commissione accoglie con favore le misure adottate dalle autorità italiane, come l’imposizione della quarantena a tutti i nuovi arrivati. Tenendo conto della pressione a cui è sottoposto il sistema di accoglienza italiano, la Commissione continuerà inoltre a incoraggiare gli Stati membri a riprendere le ricollocazioni volontarie non appena la situazione lo consentirà”.

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“Sebbene il suo obiettivo sia l’attuazione dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi, l’operazione IRINI della forza navale dell’Unione europea nel Mediterraneo (EUNAVFORMED) contribuirà anche a contrastare la migrazione irregolare, perché continuerà a svolgere compiti accessori connessi allo smantellamento delle reti della tratta e del traffico nonché alla formazione e allo sviluppo di capacità della marina militare e della guardia costiera libiche”.

Parlamento europeo, foto europarl.europa.eu

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