Asl Oristano, l’opera di Manu Invisible accoglie i bambini della pediatria.
Un grande mare blu con tanti pesci. C’è n’è uno, più grande degli altri, giallo e arancione, che campeggia proprio sulla porta del reparto. Il grande acquario cromatico realizzato da Manu Invisibile è pronto.
L’ultima opera dello street artist ha trasformato la sala d’aspetto del reparto di pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano. Stamani il saluto al reparto e la presentazione dell’affascinante acquario al personale sanitario, ma anche a un gruppo di bambini, accompagnati dai loro genitori.
Iniziativa sostenuta da Patrick Abbate, leader del gruppo Patrick&Friends, da sua moglie Staley Abbate e dall’associazione “Belle Donne” di Oristano, presieduta da Maria Cadeddu e rientra in un progetto più ampio di creazione di un percorso visivo-sensoriale al fine di facilitare l’accoglienza dei piccoli pazienti nello stesso reparto di pediatria e rendere così meno traumatico per i bambini l’arrivo in ospedale.
“Sembra proprio di stare in mezzo al mare”, hanno commentato i piccoli, che poi hanno rivolto alcune domande a Manu Invisible. “Mi porto via un ricordo, che non è un ricordo fatto di immagini, nonostante le immagini siano il mio pane quotidiano”, ha detto l’artista, “non ho un mio disegno preferito e non mi sono mai piaciuti i podi, né nella vita privata che in quella artistica. Ma sono molto soddisfatto in termini tecnici, ma soprattutto esperienziali, perché mi avete adottato per sette giorni della mia vita, voi del reparto, e avete facilitato in maniera incredibile questo lavoro. La vostra cortesia e la vostra ospitalità hanno contribuito, in sinergia, al risultato finale, che ora vediamo. Ed è questa esperienza di vita,
che mi porterò dietro”.